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Dal Piccolo del 18 marzo 2005

Gradisca – Cpt, nuovo rinvio per l’apertura

Problemi tecnici, «se ne riparlerà comunque entro la fine dell’anno»

Gradisca – Il Cpt di Gradisca potrebbe non aprire i battenti in luglio, «ma probabilmente qualche mese più tardi, comunque entro l’anno». Questo il parere del nuovo questore di Gorizia, Gaudenzio Truzzi, al sindaco Tommasini, alla sua giunta e ai capigruppo consiliari nel corso della sua visita a palazzo Torriani. E così slitta per la seconda volta il termine dei lavori all’ex caserma Polonio: nella sua visita dicembrina, il capo dipartimento per l’immigrazione Annamaria D’Ascenzio aveva prospettato aprile come possibile «deadline», mentre pochi giorni fa il sottosegretario all’Interno Michele Saponara aveva annunciato al Senato che la struttura avrebbe potuto essere inaugurata in luglio.
Alla base del nuovo slittamento vi sarebbero ragioni tecniche. Il discorso riguarda la struttura di permanenza da 250 posti, mentre quella da 150 posti per i richiedenti asilo verrà realizzata solo in un secondo momento ed ospiterà persone che non saranno trattenute oltre i due giorni.
Durante l’ora di colloquio con i rappresentanti della cittadina, il questore di Gorizia si è sentito ribadire dal sindaco Tommasini la totale contrarietà della comunità gradiscana alla struttura, «non solamente per l’impatto negativo che certamente avrà sulla nostra città, ma anche per la tipologia della stessa e per le condizioni delle persone che vi saranno rinchiuse». La preoccupazione per la sicurezza di Gradisca e dei suoi abitanti è stata al centro degli interventi dei rappresentanti delle liste civiche La Torre (maggioranza) e Cocco (opposizione).
Da parte sua, il dottor Truzzi ha assicurato come «il centro non creerà problemi di sicurezza alla città» e ha confermato che saranno «dalle 80 alle 100» le persone delle forze dell’ordine addette alla sicurezza attorno alla struttura. Quanto alle condizioni di trattamento degli immigrati, Truzzi ha assicurato come «la gestione del centro sarà affidata a un’organizzazione esterna alle forze di polizia, che avrà il compito di garantire la dignità e il funzionamento della struttura».
Visibilmente insoddisfatta dall’esito dell’incontro è invece la rappresentante di Rifondazione comunista Greta Defend, che denuncia come siano state del tutto eluse le sue domande sulla prevaricazione subìta da Regione, Provincia e Comune e soprattutto sulle garanzie per gli «ospiti» del Cpt. «L’accoglienza non si fa rinchiudendo chi non ha commesso nulla o dividendo le famiglie dietro alle sbarre – afferma -. Per questo non capisco come possa essere messa al primo posto la preoccupazione per la sicurezza cittadina, ben sapendo che proprio a Gradisca stanno per essere calpestati dei diritti umani.
Inoltre, la proposta del sindaco di realizzare alla Polonio una sorta di polo sanitario, utilizzabile anche dai gradiscani, col presunto scopo di non isolare il Cpt dal territorio – denuncia- è del tutto assurda, perché andrebbe a legittimare questo non-luogo contro cui ci stiamo battendo.
Il Cpt, più che abuso edilizio, è abuso etico».
Luigi Murciano