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da Il Gazzettino on-line del 30 marzo 2005

No al Centro di permanenza: una catena umana e corteo

Gradisca d’Isonzo – Una catena umana dinanzi all’erigendo Centro di permanenza per immigrati di Gradisca D’Isonzo (Gorizia). Sarà questo il momento culminante della nuova manifestazione organizzata il 2 aprile prossimo dal Tavolo migranti dei «Social forum» italiani, contro l’apertura del Cpt nell’ex caserma «Ugo Polonio» della cittadina isontina.

L’iniziativa, presentata ieri a Gradisca, prevede un corteo a partire (alle 15) dalla stazione ferroviaria di Sagrado (Gorizia), con arrivo davanti alla Polonio, dove si formerà la catena umana. Alla manifestazione, dove è attesa la presenza di almeno 500 persone, ha dato la propria adesione anche il Comune isontino. Il precedente corteo, il 26 febbraio scorso, si era concluso con momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, e l’arresto di un giovane, accusato del lancio di sassi contro alcuni agenti.

Il consigliere regionale dei Verdi Alessandro Metz e comunale di Gorizia, Mauro Punteri, nei giorni scorsi avevano incontrato il prefetto, Pasquale Vergone, per parlare del Cpt di Gradisca d’Isonzo. «L’incontro è stato sicuramente all’interno del corretto rapporto istituzionale» avevano affermato Metz e Punteri «ma non possiamo dire che sia stato un incontro cordiale, c’è stata chiusura». «Abbiamo voluto sottolineare al Prefetto» avevano continuato «i motivi dell’esposto, che abbiamo consegnato qualche settimana fa alla Procura della Repubblica di Gorizia, dove evidenziavamo le numerose carenze dell’iter procedurale che ha portato all’apertura del cantiere per la costruzione del Cpt di Gradisca d’Isonzo, dove ravvedevamo la lesione della sovranità regionale, rispetto a materie riconosciute dalla Costituzione italiana come di primaria competenza della nostra Regione. Abbiamo avuto risposte desolanti».