Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Corriere Romagna del 23 aprile 2005

Posti letto per i “clandestini”

RIMINI – Una decina di camere in più rispetto alla capienza denunciata, tre o quattro posti-letto per stanza affittati a cinque euro a notte lavoratori stranieri, mancata registrazione e irregolarità nella compilazione delle “schedine” di presenza. Sono le irregolarità riscontrate giovedì notte dagli agenti della Squadra di polizia amministrativa della questura e dagli uomini dell’Ufficio immigrazione di Rimini, impegnati in un controllo all’interno di un albergo di Bellariva, al civico 6, di viale Lettimi.La titolare della struttura ricettiva, una donna di 49 anni della provincia di Rimini, e’ stata denunciata all’autorità giudiziaria per le violazioni alle norme contenute nel Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e e dovrà pagare una multa.

I guai, però, potrebbero non finire qui: la questura ha infatti già informato delle irregolarità il Comune di Rimini per gli eventuali adempimenti da adottare.Nel corso del controllo, sono stati rintracciati ed espulsi otto cittadini dell’Est Europa irregolarmente in Italia.Clandestini nei confronti dei quali il Prefetto di Rimini Eugenio La Rosa ha già emesso un provvedimento di espulsione e il questore Cesare Palermi ha intimato di lasciare il territorio nazionale entro cinque giorni. Tutti gli stranieri alloggiati, compresi i clandestini, risultavano occupati in qualche modo in zona: tra loro non c’erano soggetti dediti alla prostituzione o ad altre attività illecite. Ogni ospite pagava cinque euro a notte, una cifra modica che gli garantiva il posto in camera d’albergo, ma non la riservatezza: poteva dividere la stanza anche con sconosciuti.