Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Reggio Emilia – La casa è di chi l’abita, illegale è chi ci specula

Comunicato stampa di Lab. AQ16 ed altri collettivi

Vedi anche “Appello per la dignità”, Comunicato di Ya Basta Reggio Emilia

Questa mattina l’ennesima casa cantoniera abbandonata, si è trasformata in una vera “casa”. Tre famiglie di migranti, con seri problemi abitativi hanno pulito e reso abitabile un immobile vuoto da oltre 7 anni; le sue mura stanno finalmente riprendendo vita e un po’ di dignità è stata restituita.
La casa è un diritto imprescindibile e chi per necessità cerca di dare un tetto ai propri figli, riprendendosi un diritto negato, contribuisce alla costruzione di una democrazia reale in cui la dignità delle persone viene prima di ogni logica di profitto e speculazione.
Noi sappiamo bene quello che la condizione di precarietà provoca alle nostre vite, perché la sperimentiamo quotidianamente sulla nostra pelle: lo sfruttamento nei luoghi di lavoro, i ricatti sull’orario e sulla paga, il carovita che ci impedisce di soddisfare i più elementari bisogni come alloggi dignitosi, salute, trasporti, educazione e cultura. Una precarietà che penetra nel profondo della nostra esistenza, rendendo diritti fondamentali veri e propri miraggi, a cui è sacrosanto ribellarsi. Come lo scorso due aprile, giornata che ha visto precari/e di tutta Europa in mobilitAzione a fianco dei fratelli e delle sorelle migranti contro i CPT, con azioni e iniziative per la liberazione dei saperi, per il diritto alla mobilità e alla libera circolazione di tutte le persone. Lo abbiamo sottolineato a gran voce il primo maggio, in occasione dell’Euromayday parade, dove migliaia di precari/e hanno attraversato 20 metropoli in tutta Europa, festeggiando la seconda parade di liberazione del precariato globale, dimostrando che il precariato sociale è capace di auto-organizzarsi per riappropriarsi di quei diritti necessari a vivere una vita degna; diritti di cittadinanza come casa, salute, reddito.
Viviamo in una società in cui noi produciamo la ricchezza, per avere in cambio briciole, una società in cui i migranti, grazie alla schiavista legge 30 e alla razzista Bossi-Fini, diventano i lavoratori precari più ricattabili, punibili con la reclusione in un CPT perchè colpevoli solo di voler esistere in un paese che non è il loro.
Anche a Reggio Emilia centinaia di persone, tra cui tanti cittadini migranti, vivono un vero e proprio circuito infernale e di ricatto quotidiano. Sempre più persone sono oggi in balia delle speculazioni delle agenzie interinali, dei datori di lavoro, di agenzie immobiliari e proprietari senza scrupoli, che sfruttano e dissanguano famiglie pretendendo affitti insostenibili. La gestione delle politiche abitative anche qui a Reggio Emilia rientra nelle logiche liberiste del mercato, basti pensare che ci sono più di 5.000 case vuote, sfitte o invendute e 4.000 richieste di alloggio ancora inevase.
Perché invece non si rendono disponibili le migliaia di appartamenti sfitti sottraendoli alle logiche liberiste di mercato e alle speculazioni mafiose edilizie?
Proviamo rabbia di fronte a questa situazione, che è ormai parte di una quotidianità fatta anche di famiglie sfrattate perché non più in grado di reggere affitti che assorbono interi stipendi, persone costrette a passare l’inverno in casolari abbandonati senza servizi igienici ed esposti alle intemperie del clima.
Riteniamo inaccettabile questa logica che fa del bisogno un business, che specula sui bisogni primari delle persone, che usa la legalità come un paravento dietro cui nascondere le proprie inadempienze, o peggio, i propri interessi.
Oggi questa città ha la possibilità di prendere posizione rispetto alla malgestione delle politiche abitative e ci auguriamo che questa necessaria auto-assegnazione sia da stimolo per un percorso che produca soluzioni reali sul problema casa. E’ nostro obiettivo lavorare con tutti quelli a cui sta a cuore questo problema perché pensiamo che dignità e diritti siano percorsi da costruire dal basso.
CASA, REDDITO, DIGNITA’ PER TUTTI !

L.S.O. AQ 16 – Comitato Antirazzista Parma, Collettivo Cantiere Parma