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dal Messaggero Veneto del 20 luglio 2005

Cpt, il Viminale apre i cancelli

GRADISCA. La promessa l’aveva fatta, di fronte all’intero consiglio comunale, in occasione della sua visita istituzionale a Gradisca agli inizi di dicembre e domani la manterrà. In mattinata, infatti, a palazzo Torriani è atteso il ritorno del capo del dipartimento ministeriale per l’immigrazione, Anna Maria D’Ascenzo, che guiderà una delegazione composta da politici locali, provinciali e regionali, all’interno del Cpt. Per la prima volta, quindi, il centro di permanenza temporanea in allestimento nell’ex caserma “Ugo Polonio” (e che, stando alle previsioni, dovrebbe entrare in funzione tra ottobre e novembre) aprirà i suoi cancelli a quello che, per lo speciale regolamento ministeriale che regola i luoghi “secretati”, è personale non addetto ai lavori. A confermare la notizia, un vero e proprio evento visto che si tratterebbe della prima “concessione” di questo genere fatta dal governo di Roma in merito ai Cpt, il sindaco Franco Tommasini, messo telefonicamente al corrente lunedì sera dal prefetto di Gorizia della decisione presa dal ministero.
«Sappiamo che domani arriverà il capo-prefetto D’Ascenzo per mantenere la promessa fattaci lo scorso dicembre, ovvero aprire finalmente i cancelli del Cpt all’amministrazione comunale e ai rappresentanti di Provincia e Regione, ma non ci sono ancora stati comunicati né gli orari né il programma, che sarà definito solo domani. In ogni caso, un altro passo importante che sarà compiuto nell’ottica della nostra battaglia contro l’apertura di questo tipo di struttura che, lo ribadisco, ci trova sempre fermamente contrari». Sviluppi che, come promesso, il primo cittadino di Gradisca non trasformerà in un’esclusiva della giunta. Una volta ricevuto l’“invito”, infatti, Tommasini ha subito replicato al ministero chiedendo espressamente che nella delegazione fosse ammesso l’intero consiglio comunale. «È una questione che riguarda tutti, assurdo lasciare da parte l’opposizione e altri membri del consiglio, visto che tutti insieme abbiamo intrapreso la battaglia contro il Cpt. Con piacere ho visto la mia richiesta subito accettata. Di qui a dire cosa succederà domani, però, non rientra né nei miei poteri istituzionali né nelle mie conoscenze: mi auguro solo che possano esserci risultati concreti e come tali intendo anche le risposte ai quesiti che Comune, Provincia e Regione hanno presentato in questi mesi al ministero per fare più chiarezza su tutta la vicenda». La stessa chiarezza, in definitiva, che chiede anche il presidente della Provincia Giorgio Brandolin, firmatario di ben cinque missive (l’ultima venerdì scorso) negli ultimi tre mesi con destinatario proprio la dottoressa D’Ascenzo al fine di poter accedere ad atti, documenti e progetti relativi al progetto del Cpt e alle procedure seguite per l’approvazione dello stesso. «Mi sembra prematuro fare previsioni adesso in assenza di un programma preciso. So che l’invito è stato esteso anche al presidente della Regione Illy, non posso nascondere che si tratterebbe di un altro grande risultato per il fronte del no al Cpt, ma troppe volte siamo rimasti delusi e prima di commentare, stavolta, voglio vedere».
Marco Ceci