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dal Messaggero Veneto del 21 luglio 2005

Curiosità per la prima visita, ma resta fermo il “no” al cpt

GRADISCA. Mentre il Tribunale di Strasburgo (il tribunale europeo dei diritti umani) “bacchetta” l’Italia sull’immigrazione dichiarando di voler vederci chiaro sulla situazione del Cpt/Cpa di Lampedusa nello specifico e in generale su tutto il sistema nazionale dei centri per immigrati, Gradisca potrà materialmente vedere oggi cosa sta nascendo nell’ex caserma “Ugo Polonio”. Confermato, infatti, il via libera del Viminale a una “visita guidata” per politici locali, di Provincia e Regione al Cpt di via Udine.
Una delegazione che, come anticipato, sarà guidata dal prefetto Anna Maria D’Ascenzo (capo del dipartimento ministeriale per l’immigrazione). Al momento sono stati fissati solo gli orari d’inizio del programma di domani: alle 10 appuntamento nella sala del consiglio di palazzo Torriani, mentre alle 10.45 ci sarà il trasferimento nella struttura di via Udine. «Altro non sappiamo – precisa il coordinatore della lista civica “Rinnovare Gradisca” e capogruppo di maggioranza La Torre –. Il programma definitivo ci verrà comunicato solo in Comune. Per quanto riguarda la presenza dei politici locali, posso parlare solo per la maggioranza e credo che ci saremo tutti». Una compattezza che per La Torre, finora, non hanno invece dimostrato i gradiscani: «La mia è una constatazione amara, ma anche venerdì scorso, in occasione del consiglio comunale straordinario sul Cpt, a mancare è stata la presenza popolare: dispiace rilevare questo distacco, questo disinteresse da parte dei nostri cittadini, visto che il problema riguarda tutta Gradisca e non solo la politica gradiscana». Un rilevamento che non manca nemmeno nelle dichiarazioni del capogruppo ulivista Paolo Cappelli: «Un’assenza pesante, diciamo così, ma forse i gradiscani non hanno ben capito di cosa sia realmente un Cpt e delle conseguenze che una simile struttura può avere anche sul piano sociale cittadino. Stiamo parlando di una vera e propria appendice carceraria, ma, soprattutto, stiamo parlando del primo Cpt che non sarà ospitato in una grande città, ma in un paese di nemmeno settemila abitanti. La visita odierna, in ogni caso, per quanto ci riguarda, sarà una nuova occasione per ribadire alla D’Ascenzo e al governo la nostra ferma contrarietà al Cpt».
Posizione irremovibile, ovviamente, anche quella di Rifondazione comunista, come conferma il consigliere comunale Greta Defend: «La visita concessaci dal Viminale rappresenta un’occasione importante per capire cosa sta succedendo realmente nell’ex caserma “Ugo Polonio”, ma non è certo trovando un albergo a cinque stelle dietro il muro che cambieremo idea: è il concetto, la filosofia delle leggi sull’immigrazione che è sbagliata». «Anche se dorato, resta comunque un carcere – si allinea il coordinatore della lista “Cittadini per Gradisca”, Claudio Verdimonti –, così come resta fermo il nostro no al Cpt. C’è chiaramente molta curiosità per vedere direttamente che tipo di struttura sta nascendo nell’ex caserma “Polonio” e a che punto sono i lavori, ma resta forte anche la curiosità sui perché di una convocazione con così breve preavviso che ha messo in difficoltà più di qualcuno che, per varie ragioni, non potrà essere presente oggi».
Marco Ceci