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dal Messaggero Veneto del 3 agosto 2005

Cpt di Gradisca, previsto un altro rinvio, apertura all’inizio del 2006

Il nuovo questore Ruocco ha spiegato i motivi dell’ennesimo slittamento

GRADISCA. Maggio-giugno 2005, settembre 2005, ottobre-novembre 2005: ultima previsione i primi mesi del 2006. Se da una parte cresce l’attenzione anche a livello di politica nazionale sui Cpt dall’altra cresce anche il numero dei rinvii sull’apertura del centro di permanenza temporanea di Gradisca.
La conferma, autorevole, è arrivata ieri dal nuovo questore di Gorizia, Emilio Ruocco, che nel corso della sua prima conferenza-stampa ha anche sottolineato i perché del nuovo slittamento (dopo che solo due settimane fa, in occasione della visita al Cpt di via Udine, era stato il capo del dipartimento ministeriale per l’immigrazione, il prefetto Anna Maria D’Ascenzio, a indicare la fine del 2005 come “l’ora x” per l’apertura). «Ritardi dovuti a normali rallentamenti burocratici, a lavori di rifinitura da ultimare ma anche alle procedure relative all’assegnazione dei servizi, ovvero agli appalti per l’ente gestore. A fine novembre, in ogni caso, l’impresa incaricata dei lavori di adeguamento dell’ex caserma Ugo Polonio effettuerà la consegna. In merito alle contestazioni della gente e degli enti locali sulla struttura, invece, credo che la protesta è un’espressione di libertà e in quanto tale è legittima, a patto ovviamente che non degeneri».
Ruocco, infine, ha ricordato che la decisione di aprire un Cpt nell’ex caserma “Ugo Polonio” di Gradisca è stata avallata da due governi, essendo l’iter partito già nel lontano 2000.
Solo oggi, invece, si saprà se nuovi ritardi riguarderanno anche la consegna al comune di Gradisca e alla Provincia di Gorizia dei documenti relativi all’approvazione del progetto e all’iter seguito per i lavori di adeguamento della struttura di via Udine. Documenti fino a poco tempo fa “protetti”, ma recentemente sbloccati dal nuovo decreto sulla desecretazione degli atti.
Nella tarda mattinata, infatti, il presidente della Provincia, Giorgio Brandolin (a Roma anche per altre questioni) incontrerà nuovamente il prefetto D’Ascenzio.
«Ho un appuntamento alle 11.30 al ministero dell’interno con la dottoressa D’Ascenzio – conferma Brandolin – e solo a quel punto sapremo se la promessa fattaci due settimane fa, ovvero quella che entro la fine di luglio tutti i documenti relativi ai procedimenti riguardanti il Cpt di Gradisca ci sarebbero stati consegnati, è stata mantenuta. Documenti, lo ricordo, fondamentali per poter procedere a qualsiasi forma di ricorso da parte di Comune, provincia e Regione. Tra quegli atti, infatti, c’è anche il via libera, per quanto ci riguarda solo presunto, da parte della Regione alla costruzione del Cpt. Sottolineo per l’ennesima volta presunta visto che la Regione stessa ha sempre negato l’esistenza nella speciale commissione tecnico-consultiva di un suo rappresentante, condizione espressamente prevista nei regolamenti riguardanti questo tipo di procedura».
Marco Ceci