Due ricorsi contro il Centro di permanenza temporaneo (Cpt) di Gradisca d’Isonzo saranno presentati dalla Regione. Il primo sarà sostenuto da Regione Friuli Vg, Provincia di Gorizia e Comune di Gradisca davanti al Tar di Trieste o a quello del Lazio. Il secondo – che sarà definito nella prossima seduta di giunta – sarà della sola Regione e indirizzato al Corte Costituzionale.
Ne ha dato notizia ieri al termine della seduta di giunta l’assessore Roberto Antonaz. «Negli scorsi mesi – ha precisato l’assessore – avevamo dato mandato ad un docente di diritto amministrativo all’Università di Perugia, Fabrizio Figorilli, di esaminare la documentazione riguardante il Cpt. Finora non erano emersi estremi per un ricorso ma, grazie a una nuova documentazione acquisita ad agosto dalla Provincia di Gorizia, si è ravvisato più di un motivo per impugnare la decisione governativa, tanto che ricorreremo sia al Tar sia alla Corte Costituzionale».
«Non vi è dubbio – secondo quanto riferito da Figorilli alla Regione e poi riportato dall’assessore – che sussistano negli atti istitutivi del Centro di permanenza temporanea vari profili di illegittimità in grado di giustificare ampiamente la proposizione di un ricorso giurisdizionale avverso le determinazioni ministeriali. Il governo ha istituito la commissione tecnico-consultiva senza procedere alla convocazione di un rappresentante della Regione Friuli-Venezia Giulia, nonchè il verbale della medesima commissione con cui è stata cambiata la destinazione d’uso della caserma Polonio di Gradisca d’Isonzo in Centro di permanenza temporanea.
A questo ricorso, che come si diceva la Regione intende presentare di concerto con il Comune di Gradisca e la Provincia di Gorizia al Tar del Friuli Venezia Giulia (o in alternativa a quello del Lazio) con una richiesta di sospensiva, se ne potrà aggiungere un secondo presentato dalla sola Regione alla Corte Costituzionale, per conflitto di attribuzioni, sempre secondo le conclusioni di Figorilli trasmesse alla Regione e oggi riferite dall’assessore. «Oggi, in giunta, abbiamo deciso di fare il ricorso al Tar – ha quindi affermato Antonaz – mentre l’eventuale ricorso davanti alla Corte Costituzionale sarà oggetto di una prossima riunione dell’ esecutivo regionale. Stiamo infatti ancora aspettando il parere del legale dell’avvocato Falcone che segue la Consulta per conto della Regione,in modo da prendere una decisione definitiva in merito».
Il Cpt di Gradisca dovrebbe diventare una struttura per il controllo e l’asilo di extracomunitari. Inizialmente ne potrebbe ospitare 250, ma nelle intenzioni del ministero, potrebbero essere ampliato di ulteriori 150 posti per un annesso Centro di identificazione di richiedenti asilo.
di RENATO D’ARGENIO
Dal Messaggero Veneto del 15 settembre 2005
La giunta ricorre a Tar e Consulta per fermare il Cpt di Gradisca
Forte di due pareri legali il presidente Illy attacca il Governo insieme con la Provincia di Gorizia e il Comune
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