Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

dal Piccolo del 15 settembre 2005

La Regione ricorre al Tar contro il Cpt

L’annuncio dell’assessore Antonaz: «Ci sono illegittimità nelle decisioni governative»

GRADISCA – La giunta regionale ha deciso di ricorrere al Tar contro la realizzazione del Centro di permanenza temporanea nell’ex caserma Polonio di Gradisca d’Isonzo.

Ne ha dato comunicazione ieri l’assessore Roberto Antonaz, sottolineando che la decisione, presa all’unanimità, segue al parere espresso dal professor Fabrizio Figorilli, docente di diritto amministrativo all’università di Perugia, al quale la giunta Illy aveva affidato nelle scorse settimane l’esame tecnico-giuridico della questione. Ed ecco, acquisito il parere dell’esperto sulla sussistenza di «profili di illegittimità» delle decisioni governative (per esempio è stata emessa la convocazione di un rappresentante del Fvg da parte della competente commissione tecnico amministrativa) la decisione di presentare un ricorso di concerto con la Provincia di Gorizia e col Comune di Gradisca.

La giunta regionale si è però riservata una valutazione sull’opportunità di ricorrere davanti al Tar di Trieste, ai fini dell’ottenimento di una rapida sospensiva, o a quello del Lazio.
«Non vi è dubbio – secondo quanto riferito dall’assessore Antonaz – che sussistano negli atti istitutivi del Cpt vari profili di illegittimità in grado di giustificare ampiamente la proposizione di un ricorso giurisdizionale avverso le determinazioni ministeriali che hanno istituito la commissione tecnico-consultiva senza procedere alla convocazione di un rappresentante della Regione, nonchè il verbale della medesima commissione con cui è stata cambiata la destinazione d’uso della caserma Polonio». A questo ricorso se ne potrà aggiungere un secondo presentato dalla sola Regione alla Corte Costituzionale, per conflitto di attribuzioni.
g.p.