Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

tratto da metropoli.repubblica.it

Per l’invalidità serve la carta di soggiorno

* Si ringrazia l’Asgi per la segnalazione

Per ottenere assegni, pensioni e indennità di invalidità è necessaria la carta di soggiorno. Il quotidiano IlSole24ore ha riportato stamattina il contenuto di un messaggio dell’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, in cui si precisa che solo chi è in possesso della carta di soggiorno (e quindi è equiparato nei diritti a un cittadino italiano) può usufruire del trattamenti economici previsti per l’invalidità.

La disposizione deriva da un articolo (art. 80 comma 1) della legge Finanziaria del 2001 che, per contenere la spesa pubblica, ha attuato un intervento restrittivo rispetto alla norma precedente. Fino al 2001, infatti, bastava il permesso di soggiorno in regola per ottenere l’assegno mensile, le pensioni e le indennità di invalidità, come previsto dall’articolo 41 della legge sull’immigrazione, la 268/98.

L’Inps nel messaggio precisa che l’articolo della legge finanziaria 2001 va ancora applicato, perché finora nessuna sentenza lo ha giudicato in contrasto con la Costituzione né con le leggi europee. Secondo alcune sedi locali dell’istituto la norma era da ritenersi illegittima perché si opponeva a un regolamento comunitario. Questo regolamento, il Ce 859/2003, prevede che la condizione di soggiorno legale in uno stato della UE sia sufficiente per avere diritto alle misure di sicurezza sociale. Proprio sulla base di questa interpretazione, la provincia autonoma di Bolzano ha deciso di disapplicare questa norma e di concedere le prestazioni di invalidità ai titolari di permesso di soggiorno.

In realtà, sulla norma della Finanziaria 2001 che limita l’accesso ai trattamenti d’invalidità, pende anche una questione di legittimità costituzionale sollevata nel 2004 dai tribunali di Milano e Monza. I giudici dei due tribunali sostengono che la norma contrasti con vari articoli della Costituzione (gli articoli 2, 3, 10, 32, 35, 38, 117 comma 1), in particolare quelli che garantiscono l’uguaglianza davamnti alla legge e la parità di accesso ai diritti fondamentali.
Fino alla pronuncia della Consulta però, precisa l’Inps, il possesso della carta di soggiorno dev’essere considerato un requisito indispensabile per ottenere tutti i trattamenti economici previsti per gli invalidi.

di Laura Venuti