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Dal Piccolo del 13 settembre 2006

Extracomunitari, tempi lunghi per regolarizzare il posto di lavoro

Singolare fenomeno ai centri per l’impiego della Provincia: in aumento i casi anomali con pratiche consegnate incomplete dalle aziende

Condizione sempre più difficile per gli extracomunitari che cercano un lavoro in regola a Gorizia. È aumentato – infatti – il numero di casi anomali, con pratiche consegnate incomplete dalle aziende: la conseguenza è che i tempi per avere il nullaosta al lavoro si sono allungati.

Come dice l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Marino Visintin: «Purtroppo le ditte, spesso, rilasciano ai centri per l’impiego solo documenti in carta, e circa il 70% delle pratiche per gli extracomunitari contiene molti errori, perciò le procedure richiedono più tempo. Inoltre, quando i lavoratori che si trovano a Gorizia non possono recarsi all’ambasciata di competenza, è il centro per l’impiego ad occuparsi di inviarle, ma sono solo due le settimane concesse per avere il permesso di lavoro, e i tempi tassativi sono più lunghi. Di conseguenza si perde la possibilità di ottenere l’impiego ed è per questo che aumenta il lavoro in nero».
A peggiorare la situazione degli extracomunitari contribuiscono il nuovo programma informatico e la mancanza per quest’anno dello sportello unico, in tutta la regione. A tale proposito Elena Ciancia, responsabile di servizio dell’ufficio direzionale per lo sviluppo dell’organizzazione e delle risorse umane fa un’analisi a 360 gradi del problema e dichiara: «La conseguenza di questi cambiamenti è solo una perdita di tempo. Attualmente i problemi sono tre: il nuovo programma informatico approvato in tutta Italia, che ha sostituito il materiale cartaceo, è molto complesso, e rende più difficile la situazione, richiedendo più tempo per il disbrigo delle pratiche. Probabilmente il problema dipende dal fatto che si tratta di una novità per gli impiegati, e col passare del tempo, forse la questione potrà essere risolta. Manca poi uno sportello unico e le quote rilasciate a livello nazionale si sono triplicate rispetto al 2002. Ora il Governo ha deciso di riaprire tutte le domande presentate fino al 21 luglio, perciò per la regione ci saranno altre mille quote che si aggiungeranno a quelle già presenti». La responsabile, infine, aggiunge: «Fino ad ora le pratiche completate sono state solo le più urgenti: le stagionali, quelle delle badanti e dei neo-comunitari».
Quindi almeno questi ultimi, come ad esempio gli Sloveni, grazie all’ingresso di altri otto Paesi nell’Unione Europea, a partire dal 1° agosto non hanno più bisogno di avere il nullaosta dal consolato, ma potranno recarsi all’ufficio per l’impiego ordinario.
Ilaria Palma