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dal Corriere Adriatico del 12 ottobre 2006

Corridonia – “Responsabilità politiche per il Cpt”

La commissione d’inchiesta sul centro per immigrati ha chiuso i lavori

CORRIDONIA – Vi sarebbero responsabilità politiche nell’iter che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un Centro di permanenza per immigrati clandestini in contrada Piedicolle. Questo, per lo meno, è quanto emerge dalla relazione scritta presentata nei giorni scorsi in Comune dai membri della commissione d’inchiesta appositamente istituita dal Consiglio comunale per fare chiarezza su una delle vicende più tormentate (e discusse) della recente vita politica cittadina. Nel corso delle indagini sono stati sentiti tutti gli amministratori dell’epoca (i fatti risalgono al 2004) ed altri politici locali. Ognuno ha offerto il suo contributo all’inchiesta, permettendo ai membri dell’organo amministrativo di ripercorrere tutte le tappe che hanno portato alla famosa seduta di Consiglio comunale del 3 marzo, quando era in programma la votazione di una variante al Prg necessaria alla realizzazione del centro per immigrati. Una riunione a cui parteciparono centinaia di cittadini ed esponenti dei movimenti no global, che invasero lo spazio riservato ai consiglieri (cinque manifestanti sono ora sotto processo), scongiurando, di fatto, l’eventuale approvazione della variante. Il terreno su cui sarebbe dovuto sorgere il Cpt è di proprietà dell’Ircer di Macerata e proprio per questo i componenti della commissione d’inchiesta, nel corso delle indagini, hanno sentito anche il presidente Marino Foresi e il sindaco Giorgio Meschini. E’ stata anche acquisita la registrazione della trasmissione di Tm6 Il campanaro in cui l’ex assessore all’Urbanistica Sandro Giustozzi si confrontava in studio con l’allora amministratore provinciale Mauro Riccioni sulle problematiche riguardanti il Cpt. Intervennero poi in diretta al talk show anche il sindaco Alberto Emiliani e il consigliere di minoranza Fabio Pierantoni. Ritenuti sufficienti gli elementi raccolti, la commissione di recente ha redatto la relazione che il 20 ottobre sarà portata all’attenzione del consiglio comunale. Come detto sarebbero emerse responsabilità politiche in capo all’assessorato all’Urbanistica e agli altri componenti della Giunta. In particolare gli amministratori dell’epoca avrebbero in un primo momento sottovalutato la reale portata del Cpt, facendo marcia indietro solo in un secondo momento. Sempre a detta della commissione d’inchiesta, in Giunta non era mai stata affrontata l’eventualità di promuovere un referendum popolare sulla questione così come auspicato sulla stampa dall’allora assessore Sandro Giustozzi. I cittadini andavano sentiti prima, concludono i componenti dell’organo istituito per fare chiarezza sul Cpt. Ed evidenziano la poca chiarezza dell’iter amministrativo. La relazione è stata approvata all’unanimità dai presenti. Bisogna ora vedere se anche il Consiglio comunale, il 20 ottobre, farà proprie le conclusioni formulate al termine dell’indagine politico-amministrativa. Di certo si preannuncia una riunione molto infuocata. La commissione d’inchiesta, lo ricordiamo, è presieduta dal consigliere di Corridonia Democratica, Pietro Antonio Siciliano. Gli altri componenti sono Giancarlo Corsetti e Marilena Massaccesi di Uniti per Corridonia, Fabio Pierantoni di Polis, Luigi Ciocci, incaricato da Alleanza per Corridonia e Giorgio Rapanelli del movimento extra consiliare Alternativa, delegato a sorpresa dall’ex sindaco Sandro Giustozzi.