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da La Repubblica del 2 gennaio 2007

I primi italiani del 2007 sono i figli degli immigrati

MILANO – Si chiamano Otman, David, Gharbi Hiba, Joy Oboh e Zhuyifei. E sono i primi bambini nati nel 2007, figli di immigrati che hanno fatto dell’Italia la loro nuova casa. È un primato tutto straniero quello delle nascite di Capodanno, in un paese sempre più multietnico dove a contrastare il calo demografico sono soprattutto le donne non italiane.

Sono stati molti i brindisi in sala parto nella notte di San Silvestro per festeggiare la nuova vita, oltre al nuovo anno. E in un lungo elenco di piccoli venuti al mondo in quella manciata di secondi a cavallo tra il 2006 e il 2007 si contendono il record due bambini: il marocchino Otman nato all’ospedale di Imperia a mezzanotte in punto – come registrato sulla sua cartella clinica dai medici: ore 00.00 – e l’italiana Giulia Enola Maspes, partorita alla clinica Macedonio Melloni di Milano un secondo dopo da mamma Viviana, dopo appena quindici minuti di travaglio. E anche se nessuno saprà mai chi dei due ha lanciato il suo vagito per primo, l’apicoltore friulano Gigi Nardini ha già eletto il suo vincitore regalando al piccolo marocchino il quintale di miele che aveva messo in palio proprio per celebrare il primo nascituro.

Ma di bambini figli di immigrati si sono riempite le culle della maggior parte dei reparti maternità di tutta Italia. E da Torino a Enna, la cicogna parla una lingua straniera. È romeno il primo nato a Roma: si chiama David, pesa 3 chili e 300 grammi ed è venuto al mondo all’ospedale Sant’Eugenio 23 minuti dopo l’ingresso della Romania nell’Unione Europea. È il primo romeno cittadino europeo nato nel nostro paese. Ai genitori, lei badante da due anni lui fabbro, il sindaco Walter Veltroni ha fatto recapitare un mazzo di fiori gialli e rossi, i colori della città. Per loro anche una visita speciale: l’assessore alla Famiglia di Roma Lia Di Renzo è arrivata in ospedale nel pomeriggio per portare a mamma e papà gli auguri della città. «Nella notte di Capodanno abbiamo avuto cinque nascite – commenta Domenico Arduini, direttore della clinica ostetrica dell’università di Tor Vergata – Un’ora dopo David, intorno all’una, è nato anche un bambino albanese». Ma nella capitale anche il secondo bambino arrivato nel 2007, esattamente a mezzanotte e cinquantacinque minuti, non è italiano ma figlio di una coppia afghana. Il suo nome è Safila, pesa 3 chili e 620 grammi.

Festa multietnica anche in Toscana dove le mamme cinesi hanno battuto sul tempo tutte le altre, pochi minuti dopo lo scoccare della mezzanotte. La cicogna arriva all’ospedale di Prato alle 0.10 portando il primo bambino della regione, di poco più di tre chili, cinese. E ancora cinese è la bimba nata a Firenze: nome Zhuyifei, peso 3 chili e 600 grammi, ora della nascita 0.30, ospedale Torregalli. Seguita a ruota da un piccolo lituano nato invece in mattinata all’ospedale fiorentino di Careggi dove anche l’ultimo venuto al mondo del 2006 non è italiano ma palestinese e si chiama Mohamed. Anche a Viareggio vincono gli stranieri: il primo pianto all’ospedale Versilia è di un figlio di coppia mista, lui italiano lei domenicana. E ancora, fiocco tunisino a Ischia con la nascita di Gharbi Hiba che con parto naturale ha visto la luce un minuto dopo la mezzanotte portando alla mamma Monia Glaili Ep Gharbi la più grande gioia della vita.

L’elenco è lungo. E oltre agli italiani nati a Venezia, Cagliari, Napoli e Bologna, ci sono anche molti nomi difficili da pronunciare. Come Joy Oboh, figlia di una giovane nigeriana che abita ad Asti e che ha fatto il record dell’ospedale venendo al mondo per prima, alle 6 e mezza del mattino. Seguito pochi minuti dopo da un maschietto romeno, Denis, di tre chili e 450 grammi. E a Torino, mentre in piazza San Carlo e piazza Castello settemila persone brindano l’ingresso della Romania in Europa, all’ospedale Maria Vittoria una coppia di romeni festeggia l’arrivo di Simone, mentre al Sant’Anna i primi genitori del 2007 sono italiani.

Non mancano i tantissimi bambini nati da coppie miste. Come Selma partorita a Basilotta di Nicosia (Enna) da una donna siciliana sposata con un ambulante tunisino; o Anna figlia di un’ucraina e un italiano nata ad Ancona poco prima di un’altra bambina con genitori non italiani; e infine Lezar, marocchino, nato a Modena 15 minuti dopo mezzanotte.

Culle più multietniche anche nei piccoli centri. Ad Ancona, la prima nata si chiama Anna M., pesa tre chili e tre, è figlia di un’ucraina e di un italiano. Ad Asti invece la prima nata, Joy Oboh, pesa due chili e 800 grammi ed è figlia di una giovane donna nigeriana che abita in città. Mentre il secondo, Denis, di 3 chili e 450 grammi, ha la mamma di origini romene. A Viterbo infine ad essere straniero è l’ultimo nato del 2006: il figlio di una coppia di immigrati romeni, nato alle 23.42 a Belcolle, è il cittadino europeo più givoane della Tuscia.

(Teresa Monestiroli)