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da La Stampa del 24 gennaio 2007

Tratta d’immigrati, quasi 800 arresti

Arrestate 784 persone, di cui 764 stranieri. Denunciati a piede libero altre 1.311 persone (di cui 1.224 stranieri). Per la maggior parte i reati contestati riguardano lo sfruttamento della prostituzione e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È il bilancio dell’operazione ’Spartacus’ avviata lo scorso mese di ottobre dalla Direzione centrale anticrimine e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato con la collaborazione delle questure, della polizia stradale e della polizia ferroviaria nell’ambito del contrasto alla tratta degli esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione.

«È un’operazione che ha riguardato tutto il territorio nazionale: in particolare 17 regioni», ha detto il direttore centrale del Dac, Francesco Gratteri, nel corso di una conferenza stampa dove sono stati presentati i dati dell’operazione Spartacus che rientra in un programma del ministero dell’Interno e del dipartimento della pubblica sicurezza nella lotta all’immigrazione clandestina. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 22 immobili, tra cui diversi appartamenti utilizzati per sfruttare ragazze (anche minorenni) provenienti in particolare dall’Africa, dai Paesi balcanici e dall’Est Europa.

Nell’operazione Spartacus sono state coinvolte 32 questure che hanno operato sull’intero territorio nazionale (in particolare Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) ed è stata orientata nelle aree geografiche dove è maggiore l’influenza criminale dei gruppi etnici impegnati nella tratta degli esseri umani e nello sfruttamento alla prostituzione. Dal quadro investigativo che è emerso dall’operazione Spartacus non viene fuori «una regia comune» nello sfruttamento dei clandestini arrivati in Italia spesso con la promessa di un lavoro che poi si è rivelata fasulla. «Emerge piuttosto una matrice familiare», ha spiegato il direttore dello Sco, Gilberto Calderozzi. «In alcuni casi – ha aggiunto il direttore del Dac, Gratteri – si sono evidenziate iniziative di organizzazioni ma con una matrice etnico-familiare».

Tra i casi più eclatanti di sfruttamento della prostituzione emergono le storie di ragazze minorenni dell’Est. È la storia, ad esempio, di una ragazza di 16 anni «comprata» in un Paese dell’Est per 200 euro da due sfruttatori di origine albanese e avviata alla prostituzione a Torino dopo aver subito pestaggi e violenze sessuali. I due albanesi arrivati in Italia sono stati arrestati nell’operazione Spartacus. C’è poi la storia di un’altra giovane ragazza (sempre di 16 anni) che arrivata a Reggio Calabria era stata costretta a prostituirsi nonostante fosse incinta di sei mesi. Storie di violenza e di abusi che sono ricorrenti nella tratta delle donne non solo provenienti dall’Est ma anche di giovani ragazze arrivate dalla Nigeria e avviate alla prostituzione sotto la minaccia di riti magici e del vodoo.

Quarantacinque di quelle ragazze, molte delle quali minorenni, hanno visto premiato con un permesso di soggiorno «per motivi di protezione» (previsto dall’articolo 18 del decreto legge 286/98) la loro coraggiosissima scelta di denunciare i responsabili del racket, offrendo un impulso decisivo alle indagini, mentre i loro aguzzini saranno chiamati a rispondere di tutta una serie di reati cha va dallo sfruttamento della prostituzione al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’INTERVENTO DEL MINISTRO AMATO
«L’operazione della Polizia di Stato contro la tratta degli esseri umani di cui si è data notizia questa mattina è della massima importanza perché dà corpo a una delle mie prime priorità: il traffico di donne, e in particolare di minori, a fini di prostituzione è uno dei reati più ignobili che si consumano purtroppo in Italia». Lo ha affermato il ministro dell’Interno Giuliano Amato riguardo all’odierna operazione condotta dalla Polizia di stato.

«Combattere i gruppi criminali che lo organizzano e liberare dal loro ricatto queste ragazze – prosegue Amato – riguarda la coscienza civile di noi tutti prima ancora che non le leggi penali. Importante in questo senso è anche l’istituzione presso il Dipartimento di pubblica sicurezza, avvenuta la scorsa settimana, di un Osservatorio sulla prostituzione e sui fenomeni delittuosi ad essa connessi, che sarà presieduto dal sottosegretario Marcella Lucidi. È un ulteriore tassello per intensificare il sistema di prevenzione e contrasto dei fenomeni della tratta di esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione».