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da Il Manifesto del 7 febbario 2007

400 in mezzo al mare ma nessuno li vuole

di Cinzia Gubbini

Da tre giorni sono in mezzo al mare, al largo delle coste della Mauritania, senza acqua né cibo se non quelli che ieri è riuscita a far recapitare la Croce rossa. Si tratta di circa 400 uomini, perlopiù pachistani, a quanto pare provenienti dal Kashmir. Migranti fermati nel loro viaggio, che sarebbe partito dalla Guinea Conakry, da un’avaria dell’imbarcazione: ora non li vogliono né la Mauritania, né il vicino Senegal, né tanto meno la Spagna, verso cui erano diretti. “Sono naufraghi, dunque tocca alla Mauritania farsene carico, sia per farli attraccare che per il rimpatrio”, ha riferito a un’agenzia di stampa un portavoce del ministero degli esteri spagnolo precisando: “ Vogliamo una soluzione basata sulla legge.”

“La Mauritania non ha nulla a che fare con questa barca in avaria, né con le persone a bordo” aveva fatto sapere lunedì un portavoce del ministero degli esteri mauritano. È già accaduto che navi cariche di migranti si siano fermate in acque internazionali e che nessun paese abbia voluto farsene carico, con il timore di creare un precedente. Per questo la Spagna insiste sulla necessità di trovare una soluzione in base alla legge. Il caso più clamoroso fu quello che vide l’Australia, nel 2001, respingere l’ingresso di 433 profughi afghani, soccorsi in alto mare dalla nave norvegese Tampa.

Ma un caso del genere ha visto un contenziosa anche tra Italia e Malta, nel 2005, a proposito di 13 richiedenti asilo kurdi nascosti nella nave tedesca Lydia Oldendorff. Per non parlare del ben noto caso della nave umanitaria Cap Anamur, anche questa battente bandiera tedesca, il cui equipaggio è ancora sotto processo in Italia per aver fatto sbarcare 37 migranti raccolti in alto mare.
Secondo le prime ricostruzioni, il cargo abbandonato di fronte alla Mauritania sarebbe partito dalla Guinea Conakry. Durante la traversata si è rotto il motore, e l’imbarcazione è stata rimorchiata da una nave spagnola che- per ragioni difficili da ricostruire- l’ha trasportata fino al limitare delle acque nazionali mauritane, a 12 chilometri dal porto di Nouadhinbou.

Ieri una spedizione della Croce rossa e della Mezzaluna rossa è riuscita a fare arrivare a bordo un chilo e mezzo di biscotti, formaggio e pane. “non siamo riusciti a salire, ma ci hanno detto che stanno bene e che tra loro non ci sono né donne né bambini”, ha spiegato Ahmedou Ould Haye della Mezzaluna. “Chiediamo che queste persone siano accolte con dignità” è la dichiarazione della Croce rossa. L’unica assicurazione della guardia costiera spagnola è che, alle Canarie, è già pronta una nave-ambulanza, caso mai qualcuno si sentisse male.