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dal Messaggero Veneto del 16 aprile 2007

Minori stranieri, esplodono le spese

Nel 2006 costi per oltre 1.300.000 euro, ma la Regione contribuiva con l’85%

Gli oneri a carico di palazzo D’Aronco sono destinati a lievitare: non c’è più copertura da Trieste per romeni e bulgari, diventati comunitari.

Udine. Una somma pari a 1.314.312 euro. Questa è la spesa che il Comune di Udine ha sostenuto nel 2006 per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati. Una spesa alla quale è stato possibile far fronte attraverso un finanziamento della Regione, che ha garantito l’85 per cento della copertura.
Per il 2007, però, parte di questi costi potrebbero gravare direttamente sulle casse comunali con inevitabile conseguenze che si riverberebbero sul complessivo equilibrio finanziario del Bilancio. Una conseguenza legata al cambiamento della condizione giuridica dei minorenni non accompagnati romeni e bulgari, ormai cittadini dell’Unione europea e non più extra-comunitari.
«È necessaria la riqualificazione dei criteri di riparto dei fondi per non lasciare gli enti locali in una situazione di totale non copertura». L’ha affermato Francesco Milanese, tutore regionale dei minori, alla Casa dell’Immacolata di Udine, nel corso del seminario sui minori neo-comunitari realizzato dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e l’associazione Nuovi cittadini. I minori neo-comunitari non accompagnati, infatti, non rientrano più nei parametri che permettevano l’accesso ai fondi per i minori extra-comunitari.
Dal punto di vista giuridico, sono proprio i Comuni a dover provvedere – fino al raggiungimento della maggiore età – al mantenimento e all’assistenza dei minori stranieri rintracciati nel territorio senza i genitori. Secondo i dati forniti dagli uffici di palazzo D’Aronco, nei primi tre mesi dell’anno in corso i minori stranieri senza famiglia presenti nelle strutture d’accoglienza sono 83: 45 neo-comunitari (romeni) e 38 extra-comunitari. Una cifra destinata a salire.
Nel 2006, infatti, le presenze registrate sono state 93 (87 maschi e 6 femmine) con provenienza soprattutto dalla Romania (56 presenze). Sedici, poi, sono gli albanesi minorenni giunti da soli a Udine. Dieci sono arrivati dal Kossovo. Ma sono stati accolti anche ragazzi dell’Afghanistan (3), del Vietnam(2).
Ma gran parte degli adolescenti minorenni non accompagnati da familiari fa solo una breve tappa a Udine per raggiungere altre mete italiane. Considerando, dunque, il numero dei transiti nelle strutture d’accoglienza lo scorso anno, il dato sale in modo esponenziale. E ciò spiega, perché le spese sostenute dal Comune hanno raggiunto 1.314.312 euro. Si è registrato, infatti, il passaggio di 174 minori. Ancora una volta, con 164 presenze prevalgono i ragazzi sulle coetanee. E anche in questo caso, si tratta soprattutto di romeni (100), albanesi (40) e kossovari (13).
Una variazione del bilancio regionale che permetta di destinare parte dei fondi per i minori extra-comunitari al capitolo dell’assistenza generale è la soluzione prospettata da Milanese in chiusura del seminario.
Aurora Malta