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Vicenza – Petizione del Comitato dei gestori e degli utenti dei phone center

Dal 23 maggio entra in vigore l'ordinanza del Comune di Vicenza

I sottoscriventi, gestori e utenti di phone center siti nel comune di Vicenza, con la presente prendono posizione in relazione alla ordinanza sindacale in data 11.10.06, con la quale si danno nuove disposizioni circa l’apertura e il dimensionamento degli esercizi phone center del Comune di Vicenza.
Prendono altresì posizione in relazione alla ordinanza sindacale 24.2.04, così come modificata dalla sentenza TAR Veneto del 9.4/5.5.2004, la cui vigenza viene confermata dalla richiamata ordinanza.

– Sul primo punto, gli scriventi prendono atto delle introdotte modifiche alla regolamentazione degli spazi e delle dimensioni degli esercizi phone center, prese in relazione ai poteri comunali in materia igienico sanitaria, adottate ai sensi dell’art. 50 del D.lgs. 267/00 richiamato anche nel provvedimento in oggetto.
Rilevano peraltro la non congruità e l’illogicità dell’ordinanza nella parte in cui prevede un termine di 90 giorni – a decorrere dal 15 giorno dalla pubblicazione all’Albo pretorio- per l’adeguamento degli esercizi alle nuove regole.
Tale termine è- oggettivamente- troppo breve e non consente agli esercenti un apprezzabile intervento sui propri esercizi senza gravarli di oneri e costi ingiustamente troppo alti.
Infatti la messa a norma, per la gran parte degli esercizi, perlopiù non facilmente modificabili per caratteristiche precedenti, comporta opere di complicata esecuzione, sia in fase di studio che di realizzazione.
In alcuni casi anzi, le opere risultanodi impossibile esecuzione, talchè qualche esercente potrebbe essere costretto a cessare l’attività, in difetto del tempo necessario per operare sul mercato una eventuale cessione.
A ciò si aggiungano i problemi legati ai costi, spesso dipendenti da finanziamento bancario e quindi dall’alea e dalle normali difficoltà e tempi che tale pratica comporta.

Per tali motivi, si ribadisce di carattere oggettivo, l’ordinanza è illogica e non congrua, in quanto non ne tiene adeguatamente conto.
Si ritiene quindi necessario il prolungamento sino ad 1 anno del termine per l’adeguamento degli esercizi alle nuove regole.

– Sul secondo punto, è ormai annoso il problema della chiusura domenicale e festiva dei phone center e della limitazione alle ore 22 dell’orario di chiusura, disposte dal Comune di Vicenza con ordinanza in data 24.2.2004.
E’ altrettanto annosa la questione, e ripetutamente sollevata da gruppi politici e associazioni presenti sul territorio nonché ovviamente dai gestori e utenti, al di là della posizione favorevole la Comune espressa dal TAR Veneto, della opportunità di tale provvedimento.
Come noto si rileva la incongruità e la ingiustizia di tale chiusura in un giornata in cui gli immigrati possono esercitare – con un certa libertà e tranquillità dovuta alla pausa lavorativa- il diritto a contattare le famiglie lontane, espressione del diritto all’unità familiare che la stessa legge Bossi Fini e ancor più le recenti delibere europee in materia – Direttiva comunitaria 2003/86/CE ora recepita dal D.lgs n. 5 dell’8 gennaio 2007 – pongono come asse portante in materia di immigrazione.
Medesima considerazione va fatta per quanto riguarda la limitazione d’orario alle 22, per il banale motivo pratico che tale limitazione, considerate le differenze di fuso orario, spesso non consente il libero esercizio del diritto sopra citato.
Il provvedimento del Comune di Vicenza è quindi, oltrechè ingiusto e gravatorio, illegittimo perchè dichiaratamente contra legem dal momento dell’entrata in vigore della nuova normativa comunitaria e nazionale sopra citata e inoltre produce grave danno economico per gli stessi esercenti.

Entrambi i provvedimenti sono per loro natura modificabili, sia in virtù dei noti principi in tema di contraddittorio e correttezza della P.A., sia in base al potere di autotutela.

Per questi motivi i sottoscriventi chiedono:

1 – Che venga modificato il punto 6 dell’ordinanza sindacale 11.10.2006, disponendosi che il termine per l’adeguamento degli esercizi phone center sia portato ad 1 anno a decorrere dal 15 giorno dalla pubblicazione.
2 – Che venga modificata l’ordinanza sindacale 24.2.2004, revocandosi l’obbligo di chiusura festiva e domenicale per gli esercizi phone center e determinandosi sino alle ore 24 l’orario di chiusura giornaliero.

Comitato gestori ed utenti dei phone center di Vicenza

Per sottoscrivere l’appello scrivere a:
[email protected]