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da peacereporter.net

Centri di violenza temporanea

Human Rights Watch: abusi sui minori ospitati nelle strutture per i migranti alle Canarie

Violenze e abusi. “Lo ha portato nelle docce e lo ha picchiato. La sua bocca sanguinava, e tutta la maglietta era piena di sangue”. Centinaia di minori non accompagnati provenienti dall’Africa e ospitati nelle strutture del governo autonomo delle Canarie sono vittime di violenze e abusi sessuali. Lo denuncia l’organizzazione umanitaria ‘Human Rights Watch’ (Hrw) in un rapporto pubblicato oggi. Nell’ultimo anno, oltre 900 minori senza genitori hanno raggiunto le Canarie, spesso dopo pericolose traversate in imbarcazioni di fortuna. In risposta a questi massicci flussi migratori, le autorità del governo canario hanno aperto quattro centri di emergenza per ospitare fino a 500 minori migranti, in prevalenza bambini e ragazzi provenienti da Marocco e Senegal. Secondo quanto riportato nel documento – e raccontato dalla responsabile per l’infanzia di Hrw, Simone Troller, in un’intervista al ‘Pais’ – i minori rimangono nei centri per periodi indefiniti, indifesi e sottoposti a violenza da parte di chi avrebbe il dovere di assisterli. Non hanno accesso all’istruzione, hanno scarse opportunità ludiche e limitate possibilità di movimento.

Misure insufficienti. “I bambini dovrebbero essere protetti dalle autorità spagnole – ha spiegato Troller – e non sottoposti a pestaggi e abusi. Il governo autonomo delle Canarie dovrebbe chiudere questi centri e offrire loro una migliore assistenza”. Le autorità delle isole non hanno sinora trovato adeguata soluzione al problema. Il trasferimento di 500 bambini in Spagna a seguito di un accordo tra il governo regionale canario e il ministero per gli Affari sociali spagnolo – cita il rapporto – non può che sortire effetti limitati. Non allevia le pressioni che l’impatto migratorio produce sui centri di accoglienza ed è inoltre discriminatorio per i bambini di nazionalità marocchina che, secondo quanto stabilisce il provvedimento, non rientrano nel programma di trasferimento.

Diritti negati. La Spagna ha ratificato nel 1990 la Convenzione per i diritti del bambino, che prevede anche il diritto di rimanere nel Paese e quello di chiedere asilo. “Qui non sono felice – ha raccontato a Hrw un senegalese di 17 anni accolto insieme ad altri 200 minori nel centro La Esperanza -, quando dico che ho fame mi rispondono che è già tanto se mi danno da mangiare, dato che in Senegal morivo di fame”. Gli osservatori di Hrw hanno raccolto testimonianze su negligenze, assenza di tutele, violenze e abusi sessuali. Un altro senegalese ha raccontato che “uno di noi ha litigato con un membro dello staff, che lo ha portato nelle docce e lo ha colpito. La sua bocca sanguinava e la sua maglietta era tutta sporca di sangue”. Un tredicenne del centro di Arinaga, che ospita 135 minori, ha detto che “i membri del personale fanno finta di non vedere, quando uno di loro picchia un bambino”.

Sempre in questa struttura, alcuni ragazzi hanno raccontato di abusi sessuali compiuti ai loro danni. Human Rights Watch ha fatto appello al governo autonomo delle Canarie e a quello spagnolo affinché chiudano i centri immediatamente e predispongano un piano di accoglienza e trasferimento in siti più adeguati.

Luca Galassi