Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

dal Messaggero Veneto del 23 agosto 2007

Cpt, cento ospiti trasferiti a Jesolo. Altrettanti in arrivo oggi dal Sud

Il centro di via Udine diventa un crocevia per il Nord-Est

Gradisca. Il Cpt di Gradisca resta fra i centri per immigrati italiani più attivi del sistema nazionale di smistamento di clandestini per evitare il “collasso” delle strutture di prima accoglienza direttamente interessate dall’emergenza sbarchi.
Ieri sera (intorno alle 18), infatti, alcuni pullman con a bordo un centinaio d’immigrati sono usciti dalla struttura isontina, diretti al centro di accoglienza della Croce rossa di Jesolo. Un trasferimento che ha in definitiva dimezzato la presenza d’immigrati nel Cpt di via Udine, anche se la situazione resterà solo temporanea, in quanto già nel primo pomeriggio di oggi è atteso all’aeroporto di Ronchi dei Legionari il volo charter con a bordo un altro centinaio di immigrati (in gran parte nordafricani) provenienti dai centri di prima accoglienza dell’Italia meridionale, che verranno trasferiti proprio nella sezione della struttura gradiscana recentemente convertita a Cpa (e con una capienza di circa 130 posti).
Movimenti che lasciano intendere come il centro di permanenza temporanea isontino sia ormai diventato un “riferimento” a livello nazionale per il rilascio dei permessi di soggiorno e le richieste di asilo politico nonostante il Cid (il Centro di identificazione per richiedenti asilo, struttura con una capienza di circa 150 posti ricavata sempre all’interno dell’ex caserma “Ugo Polonio”) non sia ancora ufficialmente operativo.
Centro che, com’è noto, una volta in funzione dovrebbe ospitare anche una delle sette commissioni territoriali preposte alla valutazione delle richieste di asilo, attualmente operativa a Gorizia. Sarebbe quindi imminente una nuova “evoluzione” del Cpt di Gradisca, pronto a diventare il centro di riferimento per l’immigrazione clandestina di tutto il Nord-Est, come confermerebbero i circa 100 permessi di soggiorno rilasciati nelle ultime settimane per ospiti del centro isontino (gli stessi trasferiti ieri a Jesolo).
Una decisione, quella di trasferire un centinaio d’immigrati dal Cpt di Gradisca al Cpa della Croce rossa di Jesolo, che non ha mancato di provocare disagi e scatenare polemiche. «Il Dipartimento della Polizia di Stato – si legge in una nota del sindacato di polizia di Venezia – ha autorizzato l’immediato trasferimento in albergo di tutti gli operatori di polizia ospitati all’interno della struttura della Croce rossa di Jesolo. Una problematica che si sarebbe potuta tranquillamente evitata se gli organi competenti, prima di assumere qualsiasi iniziativa, avessero contattato le autorità locali di pubblica sicurezza».
(ma.ce.)