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Padova – Da Via Anelli alle case popolari: la colpa è sempre loro

La recente polemica sugli alloggi popolari a Padova fa ricadere, ancora una volta, le colpe sugli ex abitanti di Via Anelli

E’ di questi giorni, a Padova, una polemica forte in consiglio comunale tra la maggioranza e l’opposizione. L’oggetto del contendere è il patrimonio immobiliare pubblico, tecnicamente detto ERP (edilizia pubblica residenziale), in pratica le case popolari. In questi anni si è spesso parlato della gestione fantasiosa delle case popolari a Padova: case rivendute a privati, affitti tutto tranne che popolari, etc.
Ma in questi giorni la polemica è un’altra: non ci sono più case popolari per far fronte alle richieste: la colpa di chi è? Ovviamente di coloro che abitavano in Via Anelli e con grande lungimiranza il comune di Padova ha pensato bene di inserire in queste case, senza offrire loro nessuna alternativa.
Sarebbe bastato ascoltare gli abitanti di quei casermoni.
Loro avrebbero voluto comprare casa, se solo il comune avesse fatto da garante presso le banche per i mutui impossibili.
Loro avrebbero voluto andare ad abitare fuori da Padova, magari vicino al loro posto di lavoro visto il fatto che molti lavoravano fuori provincia.
Loro avrebbero affittato tranquillamente una casa non ERP perchè con il loro reddito se lo potevano permettere, ma quale proprietario affitta a un migrante per giunta proveniente da Via Anelli?
Tutte queste soluzioni avrebbero permesso loro di pianificare meglio le loro vite: i contratti stipulati dal Comune di Padova sono infatti di solo due anni (più “forse” altri due)
e in questi giorni le prime famiglie trasferite cominciano a trovarsi nella situazione di lasciare quella case, non si sa con quali prospettive, vista anche la difficoltà di trovare una casa quando si è migranti.
Tutte queste richieste erano emerse con chiarezza dal lavoro di indagine che il Comitato per il Superamento del ghetto di via Anelli aveva svolto nel 2004-2005.

Così ora che Via Anelli è stata svuotata, sono ancora loro, gli ex abitanti del Complesso Serenissima a essere i colpevoli: colpevoli di avere chiesto più lungimiranza al comune e di aver ottenuto come sempre risposte elusive e di facciata, colpevoli di essere stranieri e come tali senza voce.

Speciale Melting Pot sul “ghetto” di via Anelli – Padova