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da Metropoli del 21 gennaio 2008

Rapporto Raxen, rom e musulmani i più discriminati

Nel 2006 sono stati 203 i casi di violenza razzista registrati in Italia secondo l’ultimo rapporto Raxen (Rete europea d’informazione sul razzismo e la xenofobia), curato dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Ue. Il dossier, presentato oggi a Firenze dall’organizzazione non governativa Cospe, fornisce una panoramica completa della realtà europea su razzismo e discriminazioni in 5 aree tematiche: istruzione, occupazione, alloggi, legislazione, violenza e crimini razzisti.

In tutti i settori analizzati nella ricerca il problema principale resta quello della discriminazione basata sulle origini razziali, etniche, nazionali o religiose. “Allo stesso tempo – sostiene Udo Enwereuzor del Cospe, coordinatore del rapporto in Italia – i documenti e i rapporti esaminati confermano una crescente consapevolezza da parte di numerosi organizzazioni sociali, istituzioni e delle vittime in particolare, della necessità di utilizzare gli strumenti esistenti per contrastare le discriminazioni e promuovere la parità di trattamento. Questa nuova consapevolezza è testimoniata anche dalla positiva risposta al numero verde gratuito istituito dall’ Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar)”.

Dei 203 casi segnalati nella parte italiana del rapporto, curata dal Cospe in collaborazione con la docente universitaria Anna Maria Rivera, 94 sono stati gli episodi di violenza verbale e altrettanti i casi di violenza fisica, tra cui 13 morti avvenute in seguito ad aggressioni da parte di individui identificati o da parte di ignoti. Tra le morti, segnalati anche i suicidi avvenuti in seguito a violenze razziste, come nella tragica vicenda di una ragazza di origini indiane adottata da una coppia di fiorentini.

Sul numero totale dei casi di violenza razzista: i casi di antisemitismo registrati sono stati 36 e 28 quelli di islamofobia. Rispetto agli autori, sul totale dei casi, 85 sono attribuiti a singoli individui o gruppi di ignoti, e 40 ad attori istituzionali locali e nazionali. “Tra questi – spiega Enwereuzor – è segnalato nel rapporto europeo anche l’ex ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, della Lega Nord”. Ci sono poi 27 violenze attribuite a esponenti di estrema destra, 23 a esponenti della Lega Nord, 19 a esponenti delle forze dell’ordine e 9 a tifoserie e singoli sportivi.

“Il Raxen – conclude il curatore – non è un’indagine di tipo comparativo, nel senso che non mette a confronto le discriminazioni avvenute in Stati diversi. Ma per alcune categorie di cittadini, come nel caso dei rom, è possibile dire che la situazione di discriminazione e razzismo risulta grave in tutti i Paesi dove sono presenti”. Diverse le fonti utilizzate per la stesura del rapporto, dalle fonti statistiche dell’Istat a quelle giudiziarie, fino alla stampa, con un controllo incrociato per segnalare solo gli episodi riportati su più giornali.

Paula Baudet Vivanco