Il Ministero della salute nel meso di marzo 2008 ha adottato le linee guida, indirizzate alle figure professionali che operano a contatto con le donne che provengono da paesi a rischio, come previsto dalla legge contro le mutilazioni genitali femminili (l. 7/2007), al fine di aiutare l’attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione.
Le linee guida sono formate da due parti interdipendenti: una di carattere socio-antropologico che introduce alla tematica delle mutilazioni genitali femminili, illustrando le profonde motivazioni psicologiche, economiche, sociali e culturali, le caratteristiche del fenomeno in italia, gli strumentigiuridici disponibili per contrastarlo; l’altra costituita dalle vere e proprie linee guida per glioperatori sanitari e gli operatori socio-culturali che operano con le comunità di immigrati, affinché possano affrontare correttamente queste problematiche nell’esercizio della loro professione, perassistere e riabilitare le donne che ne sono state vittime e per prevenirne il ricorso.
Contengono inoltre indicazioni per i mediatori linguistico – culturali, gli assistenti sociali e gli insegnanti, chiamati a porre una particolare attenzione ai segnali che potrebbero arrivare loro da alunne straniere “a rischio”.