Sono state danneggiate alcune telecamere del sistema di sorveglianza
Gradisca – Danneggiate alcune telecamere e un paio di “colonnine” a infrarossi sistemate sulle reti di recinzione, letteralmente divelti i due distributori automatici di bevande e vivande dello spaccio. Sono le conseguenze della protesta inscenata ieri pomeriggio al Cpta di Gradisca, dove circa quaranta immigrati sono saliti sul tetto della struttura allertando per un paio d’ore le forze dell’ordine.
Nessun clandestino sarebbe riuscito a fuggire. Un pomeriggio ad alta tensione, cominciato poco dopo le 15, quando una cinquantina di ospiti della sezione adibita a Cpt (dove a ieri erano presenti 126 immigrati a fronte di una capienza massima di 136 posti) si sono ammassati alle reti cercando di scavalcarle. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine impegnate nel servizio di vigilanza della struttura che, pur senza entrare in contatto diretto, hanno costretto i più esagitati a cambiare idea.
Solo verso le 17, dopo aver destato la curiosità degli automobilisti di passaggio, i primi “rientri” nella struttura, con la situazione tornata definitivamente entro i livelli di guardia verso le 17.30, quando gli operatori della cooperativa Minerva, scortati dalle forze dell’ordine, sono entrati nella sezione provvedendo a chiudere gli immigrati nelle proprie stanze per provvedere al “rito” della conta nominale. Un’operazione durata poco più di mezz’ora, al termine della quale è emerso che nessun clandestino sarebbe riuscito a fuggire dalla struttura.
Momenti di forte tensione, quelli registrati ieri, arrivati all’immediata vigilia del passaggio di consegne tra l’attuale gestore, appunto la cooperativa Minerva di Savogna, e il nuovo responsabile dei servizi interni del Cpta, il consorzio cooperativo Connecting people di Trapani. Un cambio che verrà formalizzato oggi, alle 9. Nel pomeriggio (alle 15.30), invece, è in programma la visita del deputato Salvatore Cannavò di Sinistra critica, ingresso che dovrebbe avvenire assieme agli organi di stampa, anche se in questo caso il condizionale resta d’obbligo visto che in proposito la Prefettura non ha ancora rilasciato l’autorizzazione.
(ma.ce.)