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dal Messaggero Veneto del 18 marzo 2008

Cpt, imminenti ulteriori arrivi. Un ospite ricoverato in ospedale a Gorizia

Gradisca – Sono circa 400 gli immigrati clandestini sbarcati nelle ultime ore sull’isola siciliana di Lampedusa e l’improvvisa ripresa degli sbarchi ha inevitabilmente riportato lo stato d’allerta nel Cpta di Gradisca dove, seppur non siano giunte in proposito comunicazioni ufficiali da parte della Prefettura di Gorizia, sarebbero ormai imminenti nuovi arrivi.
La struttura gradiscana, infatti, è tornata da qualche giorno nuovamente “disponibile” visto che al suo interno sono oggi ospitate circa 170 persone, un centinaio nell’ala adibita a centro di prima accoglienza, una settantina nella sezione rimasta adibita a Cpt.
A fronte di una capienza massima della struttura di 248 tra le due sezioni, quindi, circa un’ottantina i posti disponibili in via Udine, dove in settimana si sono registrati solo ingressi alla spicciolata (una decina in tutto). Situazione che, a fronte della nuova emergenza in cui è venuto a trovarsi il centro di prima accoglienza di Lampedusa, indica proprio quella gradiscana come una delle più probabili destinazioni dei nuovi ponti aerei previsti da Lampedusa per i prossimi giorni.
Per quanto riguarda la nuova gestione (ora in carico al consorzio cooperativistico trapanese “Connecting People”, subentrato una settimana fa alla cooperativa Minerva di Savogna), intanto, saranno avviati oggi i corsi di italiano per gli “ospiti”.
Ieri, intanto, nella struttura di via Udine è stato autorizzato l’ingresso di un ginecologo che ha provveduto a visitare alcune donne ospiti nel Cpa.
Resta ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Gorizia, invece, l’immigrato di nazionalità nigeriana che sabato era stato trasportato nel nosocomio isontino per un’ernia del disco. Cpta di Gradisca dove, a ieri sera, non si registravano momenti di tensione tra gli ospiti.
Potrebbe essere consegnato entro la metà di aprile, intanto, il Cid, il centro per richiedenti asilo, attualmente in fase di costruzione in un’area dell’ex caserma “Ugo Polonio” adicanete al Cpta ma completamente indipendente.
Struttura (ricavata con il recupero di una vecchia palazzina) che, una volta ultimati i lavori, dovrebbe consentire di ospitare circa 150 immigrati e dove negli ultimi giorni si è provveduto a realizzare i vari allacciamenti alle reti elettrica, idrica e del gas.
(m.ce.)