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dal Resto del Carlino del 24 maggio 2008

Falconara – Un Cpt all’ex caserma Saracini, individuata la possibile sede

Falconara, 24 maggio 2008 – Per affrontare l’emergenza clandestini, il Governo avrebbe individuato una delle aree dove poter realizzare un Centro di Permanenza Temporanea (Cpt). Si tratta dell’ex caserma ‘Saracini’, a Falconara. Si tratta dell’unico sito caldeggiato non solo in provincia di Ancona ma nell’intera regione Marche. La cautela è d’obbligo in queste situazioni.

Ma in in una gamma di luoghi analizzati in anteprima, l’ex caserma militare avrebbe suscitato l’interesse da parte degli emissari ministeriali. Quella che dovrebbe sorgere in una zona considerata di frontiera come Ancona (data la presenza di porto e aeroporto)in pratica sarebbe una struttura simile a quello tristemente nota di Lampedusa. La scelta dell’ex struttura militare non è casuale, tuttavia, visto che a pochi chilometri di distanza c’è il porto di Ancona che negli ultimi mesi ha visto sbarcare centinaia di clandestini. Primi commenti piuttosto freddini quelli dei diretti interessati. Tra questi i sindaci e i loro rappresentanti, come ad esempio Fabio Sturani, sindaco di Ancona ma anche membro di spicco dell’Anci (l’associazione nazionale comuni d’Italia), che ha già espresso il, suo parere negativo. E’ chiaro che l’eventuale decisione di aprire una struttura del genere nell’anconetano potrebbe finire con il suscitare accesi dibattiti e roventi polemiche.

E’ bene precisare che per ora nulla è stato messo nero su bianco. E’ invece confermato che il ministero competente avrebbe espresso il suo parere positivo per la nascita del Cpt nella Saracini. La struttura è di proprietà demaniale, risponde ai requisiti necessari per creare un centro di quel tipo ed è molto vicina al porto dorico. Ora si attendono ulteriori sviluppi. Fino ad oggi ad Ancona i clandestini sbarcati al porto o individuati successivamente venivano trattati in due modi: quelli scoperti a bordo di tir o container in zona portuale venivano subito re-imbarcati sullo stesso traghetto. Gli altri erano ‘appoggiati’ nel centro di prima accoglienza alla stazione, che però di recente è stato chiuso. Il Comune di Ancona, attraverso i servizi sociali, fornisce un servizio di accoglienza per singoli o famiglie, adulti, ma soprattutto minorenni.

Attraverso fondi specifici i clandestini (quelli in fuga da Paesi a rischio, vedi Afghanistan, Iraq, Somalia ecc.) vengono aiutati a rifarsi una vita concedendo alloggio, piccoli aiuti economici e la possibilità di trovare un lavoro.