Trieste – Sono 452 i minori stranieri non accompagnati che il Friuli Venezia Giulia ha accolto nel 2007. Lo anticipa il tutore dei minori, Francesco Milanese, in vista delle due giornate di studio sul tema in programma domani e sabato al Civiform di Cividale.
L’identikit dei minori soli? Sono in maggioranza rumeni, seguiti da albanesi e bosniaci. Più dell’80 per cento sono maschi e hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Vengono accolti e presi in carico, quando arrivano sul territorio regionale, dai servizi sociali comunali.
La situazione, come precisa il tutore dei minori, non è di emergenza, giacché le 400 accoglienze all’anno sono ormai una media stabilizzata, ma non è neppure tranquillizzante. «La maggior parte dei minori che arrivano in Friuli Venezia Giulia non possono dirsi ”abbandonati” – spiega Milanese – perchè si tratta di ragazzi che, pur essendo soli in Italia, hanno una famiglia nel paese di origine. Poi, certo, ci sono i casi più gravi che coinvolgono soprattutto ragazzi provenienti dalle zone di guerra». Il problema vero, continua il tutore, è che «c’è una certa manchevolezza del sistema di accoglienza, dal momento che ci si prende cura di loro fino al raggiungimento della maggiore età, salvo poi abbandonarli. Quello di cui si sente l’esigenza è un percorso mirato che punti a facilitare l’ottenimento dei permessi di lavoro, dello status di rifugiati e di una formazione specifica». Qualcosa si è già fatto in questa direzione, come il registro dei tutori volontari e come la scuola per tutori volontari legali di minori, che ha l’obiettivo di formare soggetti in grado di operare assieme ai ragazzi stranieri, investendo su di loro, favorendone la graduale crescita e lo sviluppo delle capacità e autonomia.
(e.o.)
da Il Piccolo di Trieste del 22 maggio 2008
In Friuli Venezia Giulia accolti in un anno 452 minori stranieri soli
I rumeni al primo posto. Il tutore Milanese: «Dobbiamo fare di più»
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