“L’Italia non effettuerà espulsioni di massa degli immigrati non in regola”. Il ministro degli Interni Roberto Maroni si è sentito in obbligo di precisarlo giovedì 15 maggio dopo una giornata dove la questione degli immigrati e dei Rom ha monopolizzato il dibattito.
In prima pagina su tutti i giornali, alla mattina si potevano vedere le foto degli incendi nei campi Rom a Ponticelli, vicino a Napoli, a seguito di un presunto tentativo di rapimento di un bambino da parte di una giovane Rom.
Durante il pomeriggio, il capo della polizia criminale Gratteri ha annunciato i risultati di una vasta operazione contro la criminalità legata all’immigrazione non regolare: in nove regioni sono state arrestate 383 persone di cui 268 straniere (in particolare romeni e magrebini), arrestati per traffico di droga, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, furto e prostituzione. Una cinquantina di stranieri è stata espulsa e 65 sono stati trasferiti in CPT.
Alla sera la televisione ha diffuso le immagini dell’intervento della Polizia Municipale dentro il più grande campo rom di Roma. Un clima di caccia allo straniero sembra si stia instaurando anche grazie al giro di vite che il governo sta preparando contro l’immigrazione. Il pacchetto di misure sulla sicurezza sarà approvato durante il consiglio dei ministri che si terrà la prossima settimana a Napoli.
Secondo le indiscrezione che circolano tra la stampa, il pacchetto sicurezza prevede il nuovo reato di immigrazione clandestina, il test del DNA per il ricongiungimento familiare così come le garanzie di un reddito e di un alloggio decente per evitare il rimpatrio. La legge colpirà particolarmente i Rom, che attualmente sono 160mila in Italia. Un “commissario ai Rom” sarà nominato a Milano, Napoli e Roma.
L’annuncio è arriavato dopo l’incontro tra il ministro Maroni e il suo omologo
romeno Cristian David giunto a Roma dopo che Bucarest si è lamentata della deriva xenofoba in Italia. Tutto ora sembra a posto. I rapporti sono eccellenti, ha dichiarato David e lo saranno ancora di più con la creazione annunciata di una commissione paritaria per una cooperazione rinforzata di polizia.
