Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Regione Marche – Approvata la mozione sull’emergenza securitaria dal Consiglio regionale

Il testo discusso e deliberato

L’Assemblea Legislativa delle Marche

premesso che

le migrazioni sono un dato storico, permanente e strutturale delle società che nessun proibizionismo, nessuna politica restrittiva e repressiva può cancellare;

tenuto conto che

le politiche securitarie, basate sull’evocazione delle emergenze immigrazione e sicurezza, distorcono risorse pubbliche dalle politiche sociali vere e proprie, trasferendole agli interventi di polizia e aggravando l’impatto sociale del fenomeno;

le statistiche fornite dal Dipartimento di PS al Ministro dell’Interno del precedente governo testimoniano che il numero degli omicidi e dei furti dal 1993 al 2006 è fortemente diminuito, mentre, sempre secondo la stessa fonte, le violenze fisiche e sessuali commesse dai partner sulle donne superano il 60% del totale;

ricordato che

il nuovo governo sembra intenzionato a chiedere la revisione in senso restrittivo del Trattato di Schengen per limitare la libera circolazione dei cittadini neocomunitari, in particolare bulgari e rumeni, e a introdurre nel corpo legislativo il reato di immigrazione clandestina, tramutando in reato quella che è finora una sanzione amministrativa e prevedendo la detenzione per i contravventori;

l’introduzione di quest’ultimo porterebbe soltanto ad un aumento della clandestinizzazione delle persone, ad una maggiore difficoltà a realizzare progetti positivi di inserimento sociale ed economico, ad una maggiore ricattabilità dei migranti la cui “regolarità” è perennemente sottoposta alla spada di Damocle del contratto di lavoro

stigmatizza e condanna fermamente

i pogrom contro i cittadini romeni, bulgari, rom e tutti gli immigrati, e la politica razzista che il governo sta applicando contro i soggetti più deboli, prendendo a pretesto fatti parziali o persino non accertati;

ribadisce

la fermezza contro qualsiasi forma di criminalità e chi mette a rischio la sicurezza dei cittadini;

ritiene fondamentale

una politica dell’integrazione fondata sulla creazione di forti legami sociali nel territorio tra immigrati e autoctoni ed invita tutti i lavoratori ed i cittadini ad impegnarsi e mobilitarsi contro ogni forma di xenofobia e razzismo;

conferma la volontà di proseguire

la politica in questo senso già portata avanti ed a fornire alle comunità presenti sul territorio ed ai cittadini italiani di nascita gli strumenti per rafforzare le esperienze di integrazione, scolastica, sanitaria, abitativa, lavorativa;

si impegna ad agire

sulle altre amministrazioni locali in questa direzione, mettendo in essere politiche che comunichino fra di loro, anche sulla base dei contenuti della redigenda legge regionale sull’immigrazione, le cui premesse sono state discusse e preparate al Tavolo della massima partecipazione degli immigrati, della quale si impegna a prevedere una discussione ed approvazione in tempi certi.