Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

tratto da:vistidalontano.blogsfere.it

Dal Ghana l’accusa: l’ospedale di Treviso ha violato la legge sull’immigrazione

L’articolo 35 del Testo Unico sull’Immigrazione riferendosi all’assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale prevede che “l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non possa comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità”.

In questi giorni è in via di discussione alla Commissione congiunta Affari Costituzionali e Giustizia in Senato, un emendamento che punta ad eliminare per i medici il principio di ‘non segnalazione all’autorità ma, secondo le accuse che arrivano dal Ghana, per l’ospedale di Treviso non è necessario attendere e si può iniziare a violare la legge in vigore.

“Donna del Ghana rimpatriata dall’Italia contro la legge ” titola il sito di informazione Ghana Web; secondo la denuncia la ragazza ventenne si è recata all’Ospedale di Treviso per un aborto ma è stata arrestata ed espulsa poichè nel paese illegalmente.

Luca Migliorini della Polizia di Treviso ha dichiarato: “Siamo stati chiamati dalla direzione dell’ospedale per intervenire nell’identificazione di una paziente senza i necessari documenti di residenza”. L’articolo 35 del Testo Unico vieta la segnalazione alle autorità a meno che la ragione del ricovero sia legato all’esecuzione di un reato; è, inoltre, sufficiente l’autocertificazione del paziente per l’identificazione in assenza di documenti.