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da Il Messaggero del 24 giugno 2009

Ancona – Amir, ragazzo-ventosa: schiacciato dal Tir

La fuga verso il sogno di una vita migliore finisce sotto le ruote di un tir. E’ morto così ieri pomeriggio un clandestino di 19 anni, Amir Rohol, afgano, probabilmente sbarcato in porto pochi minuti prima da un traghetto arrivato dalla Grecia. Il ragazzo era immobile a terra lungo la statale 76, all’altezza dello svincolo per imboccare il casello di Ancona Nord, quando un automobilista di passaggio l’ha notato, intorno alle 15.30, ed ha chiamato il 113 e il 118. Le telefonate parlavano di una persona investita, che presentava diverse ferite su tutto il corpo. Amir si muoveva ancora quando un’ambulanza è arrivata sul posto per prestargli i primi soccorsi. Dai vestiti e dai tratti somatici del 19enne è subito apparso chiaro che il giovane non era del posto. Lungo la statale è arrivata anche una pattuglia della polizia stradale di Senigallia.
D’urgenza l’afgano è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. I medici che lo hanno preso in cura hanno diagnosticato un trauma cranico, diverse fratture agli arti inferiori e al torace compatibili con lo schiacciamento provocato dalle ruote del Tir. Intorno alle 18.30 il 19enne è morto, lontano dalla sua terra, dai suoi cari, da chiunque possa versare una lacrima per la sua fine. In tasca solo un foglio con le generalità che gli inquirenti ritengono attendibili.
L’esatta dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della Polizia stradale che è sulle tracce di un camion con targa inglese, notato lungo la strada, poco prima che a terra venisse trovato il giovane afgano, dall’automobilista che ha dato l’allarme. Anche se nessuno ha visto Amir cadere a terra da sotto il camion, l’ipotesi che si sia trattato di uno dei tanti clandestini-ventosa, che sono soliti agganciarsi sotto i mezzi pesanti per eludere i controlli allo sbarco. Spesso questi disperati scendono dal camion non appena superata l’area portuale. Ma il 19enne potrebbe non aver avuto una chance per mettere piede a terra in zona sicurezza. Oppure, stremato per il lungo viaggio, potrebbe aver mollato la presa mentre cercava ostinatamente di rimanere aggrappato alla “pancia del tir” che lo stava portando verso nord.
Non è la prima volta che ad Ancona si verifica un fatto del genere. In passato altri clandestini, sempre giovanissimi, sbarcati dal porto, hanno fatto la sua stessa fine. Sul corpo di Amir è stata disposta l’autopsia.E’ probabile che il camionista che guidava il Tir da cui il ragazzo si è “sganciato” non si sia accorto di nulla.

di Marina Verdenelli