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Reggio Emilia – Alla materna di Luzzara una sezione di soli bimbi stranieri: i genitori protestano

Una serie di iniziative messe in atto dai genitori dei bambini di origine straniera per contrastare la scelta del collegio docenti

Ad una settimana dalla presentazione svoltasi a Reggio Emilia dell’indagine “L’altro fra noi” promossa dalla fondazione Intercultura all’interno delle scuole superiori italiane che ha dimostrato come Reggio Emilia non si salvi dal pregiudizio, viene alla luce la vicenda della materna di Luzzara: l’istituzione di una sezione di soli bambini di origine straniera in maggior parte indiana.
I genitori di questi bambini non hanno acettato la decisione della dirigenza scolastica della scuola materna Grisanti Respicio ed insieme alla CGIL hanno messo in atto una serie di iniziative affinchè venga messa in discussione tale scelta. Si sono organizzati in sit-in davanti alla scuola, successivamente al Comune di Luzzara dove si è tenuto un incontro con l’assessore alla scuola e allo sport Mirco Terzi, e al provveditorato di Reggio Emilia dove una delegazione ha portato le proprie motivazioni davanti al dirigente scolastico provinciale Vincenzo Aiello.
I genitori affermano:
“Siamo scesi a protestare pubblicamente per la scelta compiuta dall’istituzione scolastica, avvallata dal collegio docenti e dal consiglio di istituto di istituire una sezione materna fatta solo di bimbi stranieri. Ciò è avvenuto senza alcun coinvolgimento nostro. Siamo stati informati a cose fatte. Siamo contrari ad una scuola che separa anzichè unire, siamo contrari all’idea che un bambino di tre anni deve imparare alla svelta l’italiano, crediamo che sia più importante che a quell’età non si senta diverso”.
Il dirigente scolastico della materna di Luzzara, Roberto Ferrari, sostenuto dal sindaco Stefano Donelli Pd, afferma che tale scelta è stata è stata dettata dalla richiesta delle mamme italiane che non avrebbero gradito che i loro figli fossero stati in minoranza vista l’alta percentuale di iscrizione alla materna di bimbi di origine straniera.
Anche per questo i genitori dei bambini di origine straniera hanno invitato i genitori dei bambini italiani ad un confronto per cercare insieme una soluzione, perchè “tra genitori è più facile capirsi, i sentimenti verso i propri figli sono comuni”. L’incontro è previsto per venerdì 2 ottobre alle ore 21.00 presso la Camera del lavoro di Luzzara.
Dopo la serie di iniziative messe in campo per lunedì alle 21.00 in Municipio è previsto un incontro istituzionale con assessore, sindaco, genitori delle scuole di infanzia statale e parrocchiale, il presidente del consiglio di istituto , i rappresentanti di sezione e i responsabili della scuola parrocchiale.
I bambini, che avrebbero dovuto frequentare la sezione separata, in questi giorni sono stai tenuti a casa da scuola come forma di protesta. ” La scuola è il fondamento di una comunità. Non è solo il luogo dell’educazione, è quello della convivenza, delle moltitudini diverse di oggi. Lì si forma la coesione sociale oppure lì la si può definitivamente perdere”- ribadiscono i genitori dei bambini.

Le scelte fino ad ora messe in campo dalle istituzioni scolastiche e comunali di Luzzara rischiano di creare un precedente di separazione all’interno del mondo della scuola e di non prendere in considerazione la parte di comunità nuova che è quella composta dai bambini, non stranieri ma figli di genitori di origine straniera. Persone che contribuisco al futuro di questa cittadina sulle rive del fiume Po, da dove, giova ricordare, partirono molti italiani nel primo dopoguerra alla ricerca di un futuro migliore in terre lontane.
Se la comunità intera di Luzzara, compresa di genitori italiani e dei nuovi arrivati, riuscirà a mettere in campo strategie di convivenza a partire dal mondo della scuola forse questi stessi figli quando frequenteranno le scuole superiori riusciranno a fare si che Reggio Emilia sia libera dal pregiudizio.

Ascolta l’intervento di Azad Sigh, uno dei genitori

Ascolta L’intervento di Ciro Maiocchi, della CGIL della zona di Guastalla

Ascolta l’intervento di Mahmodd Asghar, dell’ufficio Immigrazione di Guastalla