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Versamento contributi lavoro domestico entro l’11 gennaio – Anche chi è in fase di regolarizzazione potrà versarli

L'Inps annuncia la spedizione ai datori di lavoro che hanno chiesto l'emersione del rapporto. Ma se non arriva il bollettino non è obbligatorio il versamento

E’ tempo di versare i contributi per i rapporti di lavoro domestico.

Gli importi da pagare per ogni ora di lavoro, per rapporti di lavoro fino a 24 ore settimanali, sono:
– per retribuzioni orarie fino a 7,17 €: 1,33 € (di cui 0,32 € a carico del lavoratore);
– per retribuzioni orarie oltre 7,17 € e fino a 8,75 €: 1,50 € (0,36 € a carico del lavoratore);
– per retribuzioni orarie oltre 8,75 €: 1,83 € (0,44 € a carico del lavoratore).

In caso di rapporti di lavoro di almeno 25 ore settimanali (tutte effettuate presso lo stesso datore di lavoro) l’importo orario del contributo dovuto è di 0,97 € (di cui 0,23 € a carico del
lavoratore).

Quando il lavoratore è coniuge del datore di lavoro oppure è parente o affine entro il terzo
grado e convive con il datore di lavoro
, il contributo è dovuto senza la quota degli assegni familiari, per cui gli importi da pagare per ogni ora di lavoro sono i seguenti:
– per retribuzioni orarie fino a 7,17 €: 1,33 € (di cui 0,32 € a carico del lavoratore);
– per retribuzioni orarie oltre 7,17 € e fino a 8,75 €: 1,50 € (0,36 € a carico del lavoratore);
– per retribuzioni orarie oltre 8,75 €: 1,83 € (0,44 € a carico del lavoratore).

In caso di rapporti di lavoro di almeno 25 ore settimanali (tutte effettuate presso lo stesso
datore di lavoro) l’importo orario del contributo dovuto è di 0,96 € (di cui 0,23 € a carico del
lavoratore).

L’Inps, con una circolare del 9 dicembre 2009 ha precisato che saranno inviati i bollettini per il pagamento dei contributi anche a chi è in attesa di convocazione e non ha quindi ancora perfezionato l’assunzione con la comunicazione obbligatoria che verrà effettuata presso lo sportello unico al momento della convocazione. In questo caso verranno inviati dei bollettini il cui importo sarà stabilito in base alle informazioni inserite nella domanda di emersione. Nel caso in cui la retribuzione effettivamente corrisposta o il numero delle ore lavorate siano maggiori di quelle prese a riferimento potranno essere utilizzati i bollettini in bianco appositamente allegati.

Le modalità di attribuzione degli importi sono state specificate in una circolare diffusa dall’Inps il 29 dicembre da cui si evince che sono state scartate tutte le domande in cui sono presenti più di tre denunce per lo stesso codice fiscale del datore di lavoro e tutti i pagamenti effettuati con mod. F24 con importo diverso da € 500,00.

Per tutti la data di assunzione è stat considerata quella del primo aprile 2009, inoltre la circolare precisa che i contributi sono stati stabiliti in base alle ore di lavoro indicate nella domanda e, nel caso di lavoro a tempo pieno, rispetto agli orari previsti dalla normativa, così come per la retribuzione oraria si è tenuto conto dei minimi previsti dal CCNL.

I bollettini inviati sono 190.072 pertanto è utile sapere che non tutti li riceveranno. Chi non riceverà nulla non sarà obbligato a pagare anche se dovrà comunque saldare le somme dovute al momento della convocazione.

Se da un lato l’invio dei bollettini può permettere ai datori di lavoro di non dover pagare tutti gli arretrati in un unica soluzione, dall’altro però sembra una beffa nei confronti dei lavoratori che, nonostante versino i contributi, non vedono riconosciuti alcuni diritti essenziali come quello relativo alla copertura sanitaria, relegata alla sola assistenza come stranieri temporaneamente presenti (STP) da una circoalre del Ministero dell’Interno degli scorsi giorni.