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Carcere – VII Rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione

Da Stefano Cucchi a tutti gli altri

Cos’è l’Osservataorio di Antigone
L’Osservatorio sulle condizioni di detenzione di Antigone nasce nel 1998 e, da allora ad oggi, ogni
anno il ministero della Giustizia ha rinnovato l’autorizzazione a visitare le carceri. Nel 2009 sono
stati 37 i volontari coinvolti. Il presente rapporto è il settimo. Gli ultimi istituti penitenziari visitati
sono stati quelli di: Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Asti, Aversa (Opg), Bari, Belluno,
Bologna, Canton Mombello (Bs), Castrovillari, Catania Piazza Lanza, Chiavari, Civitavecchia,
Cremona, Fermo, Firenze Sollicciano, Forlì, Genova, Imperia, Latina, Locri, Mamone, Matera,
Melfi, Milano Bollate, Milano-Opera, Milano San Vittore, Modena, Napoli Poggioreale, Napoli
Sant’Eframo (Opg), Napoli Secondigliano, Novara, Nuoro, Padova, Paola, Parma, Pavia, Perugia,
Pesaro, Piacenza, Potenza, Pistoia, Prato, Reggio Emilia (Opg), Rieti, Roma Regina Coeli, Roma
Rebibbia Nuovo Complesso, Roma Rebibbia Femminile, Roma Struttura medicina protetta S.
Pertini, Rovigo, Sanremo, Spoleto, Sulmona, Treviso,Trieste, Velletri, Venezia, Verona, Verziano
(BS), Vibo Valentia Vigevano, Voghera.

I numeri del sistema penitenziario italiano
206 gli istituti penitenziari
44.612 i posti letto regolamentari
68.527 detenuti
43,7% composto da imputati. Record europeo
15.233 i detenuti in attesa di primo giudizio
4,35% donne
2,6% internati
57 i bambini sotto i tre anni
11 le donne in gravidanza
18 gli asili nido funzionanti
22.675 i detenuti che hanno figli fuori dal carcere
877 i semiliberi
7.800 le persone le persone in affidamento in prova
4.692 le persone in detenzione domiciliare
0,23% delle persone in misura alternativa ha commesso reato durante la stessa
5.726 i detenuti italiani imputati o condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso
71 i detenuti stranieri imputati o condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso
28.154 i detenuti che hanno commesso violazioni della legge sulle droghe
11.601 i detenuti che devono scontare una pena inferiore a un anno di cui la metà stranieri
1.437 gli ergastolani italiani
54 gli ergastolani stranieri
930 i detenuti analfabeti
2.342 privi di titolo di studio
9.197 hanno finito la sola scuola elementare
595 i laureati
463 gli ultrasettantenni
7.311 i detenuti con meno di 25 anni
113 euro il costo medio giornaliero di un detenuto
7,36 euro il costo medio giornaliero di un detenuto per il suo mantenimento (pasti, igiene e
trattamento rieducativo)

IL sovraffollamento dell’ultimo decennio prodotto da un eccesso di custodia cautelare, da detenuti stranieri e di origine settentrionale. Il crollo numerico dei detenuti meridionali
Crescono i detenuti nell’ultimo decennio, crescono gli stranieri in carcere.
I detenuti ristretti nelle 206 carceri italiane sono 68.527. 25.164 sono i detenuti stranieri 52.784
erano i detenuti nel 2000. 14.057 erano gli stranieri. In 10 anni i detenuti sono cresciuti di 15.743
unità. Gli stranieri sono a loro volta cresciuti di 11.107 unità. I due terzi della crescita della
popolazione reclusa è stata quindi determinata dagli stranieri.
L’altro terzo, come vedremo, dai
detenuti nati nel settentrione d’Italia. La crescita degli stranieri in carcere è provocata da leggi che
puniscono l’inottemperanza dell’obbligo di espulsione e prevedono aggravi di pena per i recidivi.
Per quanto riguarda i settentrionali è più difficile individuarne le cause. Sicuramente ha un peso la
più difficile condizione economica.
Diminuiscono gli algerini, crescono di poco gli albanesi, crescono di molto i rumeni.
I detenuti marocchini sono ora 5.330. Erano 3.096 nel 2000. I detenuti rumeni sono 3.045. Erano
529 nel 2000. I detenuti tunisini sono 3.225. Erano 2.148 nel 2000. Gli albanesi sono cresciuti di
poco. Gli algerini sono rimasti numericamente gli stessi. Nel solo 2009 gli stranieri sono cresciuti di
1351 unità.

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VII Rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione