Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Proroga del permesso di soggiorno art. 20, conferenza stampa della campagna “Adotta un kit della dignità”

I risultati della campagna promossa dalle ass. Ya Basta e Al-Sirat a Bologna

Questa mattina le associazioni Ya Basta! E Al-Sirat insieme a quaranta cittadini tunisini hanno presentato i risultati della campagna Dignità non clandestinità sul diritto al soggiorno dei cittadini tunisini.
In meno di una settimana la campagna ha raccolto adesioni e fondi da parte di associazioni, centri sociali, partiti e singoli cittadini, dimostrando che è forte e generosa quella parte di città che rifiuta le politiche razziste ed emergenziali. Oltre 20 realtà cittadine adottando un kit della dignità hanno chiesto garanzie di trasparenza e legalità contro la minaccia di abbandonare nell’irregolarità queste persone e si sono dichiarate disponibili a garantire l’accesso alla procedura di rinnovo del permesso.
Solo a ridosso delle scadenze il Governo ha comunicato la propria volontà a prorogare i permessi di soggiorno.
Il decreto del Consiglio dei Ministri del 6 ottobre scorso ha infatti prorogato la validità del permesso di soggiorno per motivi umanitarià per i cittadini tunisini arrivati da Lampedusa entro il 6 aprile, contestualmente è stato prorogato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2012.
Sulla decisione ha sicuramente pesato la difficoltà del Governo di gestire militarmente e sostenere economicamente la politica di confinamento attuata da mesi contro i migranti dalla Tunisia, il cui apice è stato visto con la detenzione di 700 migranti tunisini sulle navi-cie ormeggiate tra Sicilia e Sardegna (con un costo giornaliero di 90mila euro).
Il decreto, che ancora una volta arriva senza una condivisione con Enti Locali e Regioni, sembra piuttosto corrispondere ad un’operazione di baratto con il Governo di transizione tunisino per proseguire le operazioni di repressione e respingimento dell’immigrazione dalla Tunisia. Non a caso il Ministero dell’Interno annuncia il successo degli accordi con il Governo tunisino, che dal 5 aprile ad oggi hanno reso possibili 3385 rimpatri.

Per questi motivi le associazioni sostengono che l’attenzione sollevata dalla campagna “Dignità non clandestinità” sia ancora necessaria, individuando nuove forme e nuovi obiettivi, concentrandosi sull’accesso ai diritti previsto dal titolo di soggiorno. Restano aperte infatti le questioni relative all’alloggio, alla salute, al lavoro.
Il rischio è infatti che altri sei mesi trascorrano come i precedenti, ossia con un permesso di soggiorno svuotato di garanzie e tutele, nell’impossibilità di sviluppare percorsi di autonomia.
Come procedere in vista di aprile 2012 quando scadranno nuovamente i permessi di soggiorno? La risposta della campagna è che cessi la competenza alla Protezione Civile, che sia potenziato lo Sprar, che siano implementati i corsi di lingua italiana e previsto un orientamento al lavo, che siano dae indicazioni precise a tutti gli uffici ed agenzie rispetto la possibilità di assunzione e che sia garantito l’accesso all’assistenza sanitaria con iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale anziché tesserino STP o PSU (come accade invece nell’accogliente Emilia Romagna).

Le associazioni hanno poi denunciato la condizione di richiedenti asilo forzati dei migranti fuggiti dalla guerra in Libia e costretti a presentare la domanda di asilo: lo scorso agosto il Ministro Maroni ha annunciato che il 70% di loro sono destinati a ricevere il diniego della protezione internazionale e ad essere espulsi. Le associazioni hanno chiesto ancora una volta che he venga subito rilasciato a tutti i migranti provenienti dalla Libia un permesso per protezione umanitaria a prescindere dall’esito della valutazione della Commissione Asilo.

Hanno sostenuto la campagna:

Valerio Evangelisti

Carlo Lucarelli

Centro Sociale TPO

Centro sociale XM24

Collettivo Banda Radio

Palestra Popolare del TPO

Squadra di calcio TPO Hic Sunt Leones

Scuola di Italiano per Migranti del TPO

Collettivo universitario SADIR

Educatori uniti contro i tagli

Radio Città Fujiko

Radio Kairos

Associazione Terres des Hommes

Federazione dei Verdi di Bologna

Partito provinciale Rifondazione Comunista

Gruppo Regionale Federazione della Sinistra

Ong Cestas

Drogheria 53

Nuova Rivista Letteraria

UISP Provincia di Bologna

Centro Lavoratori Stranieri CGIL Bologna

Associazione Antigone Emilia Romagna

Associazione Sokos