Il Tribunale di Lecce ha riconosciuto lo status di rifugiata ad una giovane donna nigeriana.
I giudici salentini, con un articolato e dettagliato provvedimento, dopo avere illustrato le più recenti fonti COI in materia di vittime di tratta e ritenuto credibile il racconto della donna, hanno affermato come l’apparato statale nigeriano, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni per combattere il fenomeno, non è in grado di garantire a chi è stato vittima di tratta e rientra del suo paese una adeguata tutela, non essendoci ancora un sistema che ne permetta la protezione piena e la reintegrazione nel tessuto sociale.
” … la complessa articolazione della rete criminale che si occupa della tratta di esseri umani consente ai trafficanti, presenti in Europa, di avvertire i sodali in Nigeria del rimpatrio della vittima. In particolare, l’organizzazione Women’s Consortium of Nigeria (WOCON) riferisce di casi in cui i trafficanti attendono le vittime rimpatriate direttamente all’aeroporto (leggi qui il rapporto)“.
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Si ringrazia l’avv. Antonello D’Amico per la segnalazione ed il commento.
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