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“Leaked document” dell’UE sulla situazione in Senegal e in Gambia

Migration-control.info commenta il documento trapelato dal Consiglio della Presidenza dell'UE

Opening of Frontex AFIC in Senegal 2019 (Ph: Frontex).

Migration-control.info 1 ha ricevuto un documento trapelato da parte del Consiglio della Presidenza dell’Unione Europea al suo Gruppo di Lavoro sugli Aspetti Esterni relativi ad Asilo e Migrazione (EMWP) datato 14 luglio 2023. Il breve documento illustra quelli che l’UE considera sviluppi importanti e di cooperazione in materia di migrazione in entrambi i Paesi.
L’articolo di Migration-control.info è tradotto in italiano da Federico Favaro.

Senegal: partner storici con valori democratici condivisi

Il documento presenta il Senegal come partner storico e “particolarmente allineato” all’UE in materia di valori democratici.

Una cornice sorprendente alla luce della violenta repressione delle manifestazioni nel Paese, portando, secondo Amnesty International, all’uccisione di almeno 23 manifestanti solo nel mese di giugno. Secondo l’iniziativa CatograFreeSenegal, un collettivo di giornalisti, cittadini e accademici, il numero sale a 29.

Inoltre, il documento riservato cita la capacità e la “bramosia”, da parte del Senegal, di aprirsi a “un’ampia gamma di relazioni con altri attori internazionali”, indicativa di una competizione per l’influenza e di interessi di cooperazione per l’UE.

Sbarchi ridotti e presentazione di nuovi progetti…

Il documento sottolinea che la diminuzione degli sbarchi dal 2021 alle isole Canarie attraverso la cosiddetta Rotta Atlantica è legato alla cooperazione da parte del Senegal alla “prevenzione” dell’immigrazione clandestina.

All’inizio di questo mese i rapporti indicavano che queste cifre hanno di per sé assunto carattere politico con le affermazioni del Ministro degli Affari Esteri del Senegal, secondo il quale gli avvisi di tre barche con a bordo circa 300 migranti dispersi e probabilmente annegati sulla rotta atlantica dalla Ong spagnola di soccorso Salvamento Maritimo erano “del tutto infondati”.

Il documento va a delineare la cooperazione tra il Senegal e l’UE in materia di migrazione. La cooperazione avviene tramite l’iniziativa Team Europe sulla Rotta Atlantico/Mediterraneo Occidentale e mediante il ruolo del Senegal quale membro del Comitato Direttivo del Processo di Rabat. Attualmente, l’UE sta inoltre finanziando progetti legati alla migrazione nel Paese. Eccoli:

  • Protezione dei Migranti, programma di ritorno e di reintegrazione per l’Africa subsahariana – programma regionale che supporta la protezione di migranti bloccati nei Paesi dell’Africa subsahariana e il loro ritorno volontario e la loro reintegrazione.
  • Progetto di collaborazione operativa comune e il suo sviluppo tramite il Progetto NDICI-Europa Globale ‘Appui à la sécurité intérieure et à la Stabilité’ (€ 15 milioni).
  • NETCOP, nel caso in cui una seconda fase del supporto da parte dell’UE attraverso il Fondo Sicurezza Interna fosse stata concessa nell’aprile del 2023 a supporto della lotta contro il traffico di migranti, la gestione dei confini e pratiche correlate.
  • Sostegno finanziario mirato ai giovani (€ 70 milioni). Il quarto asse di questo sostegno finanziario è connesso alla gestione della migrazione, cioè l’adozione di una politica nazionale e di un piano d’azione sulla migrazione, il perpetrarsi della territorializzazione della politica di reintegrazione del Senegal nonché ritorni e riammissioni.
  • Il progetto ‘Agropoles d’avenir et l’intégration des chaînes de valeur dans les systèmes alimentaires’, tramite il quale l’UE cerca di avere un forte impatto sulle cause profonde dell’immigrazione irregolare.
  • Platform for Remittances, Investments and Migrants’ Entrepreneurship in Africa (PRIME Africa), ossia “Piattaforma per rimesse, investimenti e spirito imprenditoriale dei migranti in Africa”
  • Progetto pilota per mobilità aziendale con il Belgio sotto l’MPF (Migration Partnership Facility) (2,6 milioni di euro), che mira a costruire le abilità degli imprenditori senegalesi e metterli in contatto con i loro omologhi belgi.
L’accordo negoziato del mandato Frontex è ancora in fase di stallo e una collaborazione di talenti sul tavolo…

Il documento indica, inoltre, che i negoziati di Frontex sono ancora in fase di stallo. Il documento afferma che la Commissione sarà incaricata dal Consiglio di negoziare un accordo sullo status, ma non fa menzione dell’avvio di tali negoziati.

Inoltre, il documento afferma che la possibilità di avviare una collaborazione tra talenti sui (limitati) percorsi di migrazione legale è concreta. Tuttavia, l’aggiornamento sulla situazione dell’azione esterna dell’UE in materia di migrazioni recentemente trapelato mostra che essa è stata accantonata fino a quando il Senegal non avrà intensificato la propria cooperazione in materia di espulsioni.

Dialoghi tecnici hanno avuto luogo nel dicembre del 2022 e nel marzo del 2023.

Sostegno alla “politica migratoria nazionale”

Infine, è degna di nota un’affermazione presente nel documento, e cioè il fatto che l’UE fosse pronta a sostenere la politica migratoria nazionale del Paese e il cenno all’adozione da parte del Senegal, il prossimo 27 luglio, di una propria “strategia di migrazione nazionale” e di un proprio “piano d’azione nazionale”.

È degno di nota che il presente documento sia una strategia nazionale contro l’“immigrazione irregolare” a differenza dei precedenti tentativi di adozione di una strategia più globale per la migrazione rivelatisi inconcludenti.

Gambia

Il documento riservato afferma che il supporto da parte dell’UE alla transizione democratica del Gambia ha avuto un “impatto enorme” sul numero di partenze, che sono complessivamente diminuite dal 2016.

Progetti finanziati dall’UE in Gambia

Come per il Senegal, anche il Gambia fa parte dell’iniziativa Team Europe sulla Rotta Atlantico/Mediterraneo Occidentale, oltre che essere coinvolto nel Processo di Rabat. I progetti finanziati dall’UE sulla migrazione, attualmente in corso nel Paese ed elencati nel documento, sono:

  • Progetto di Collaborazione Operativa Comune per il Gambia, istituito dal Fondo Sicurezza Interna, contro il traffico di migranti e di esseri umani;
  • L’iniziativa “Supporto al processo di riforma del settore della sicurezza in Gambia per migliori sicurezza umana, migrazione e gestione dei confini”, tramite la quale l’UE e il Gambia collaborano a stretto contatto tra di loro nella gestione dei confini oltre che contro il traffico di migranti e di esseri umani.
  • Platform for Remittances, Investments and Migrants’ Entrepreneurship in Africa (PRIME Africa), ossia “Piattaforma per rimesse, investimenti e spirito imprenditoriale dei migranti in Africa”.
Cooperazione in materia di rimpatri

Secondo il documento, per il periodo degli ultimi 16 mesi, la disposizione di carattere non vincolante (una disposizione informale) tra l’UE e il Gambia relativa ai rimpatri è stata messa in atto.

Malgrado aspre critiche da parte della popolazione civile in merito alle espulsioni, la dichiarazione mette in luce l’atteggiamento di cooperazione del Governo gambiano circa la questione. Sottolinea che il Paese ha revocato la propria moratoria sulle deportazioni con voli charter, ha continuato a collaborare alle deportazioni con voli commerciali, ha proseguito il dialogo attraverso Gruppi di lavoro congiunto nel mese di ottobre dell’anno 2022 e nel mese di marzo dell’anno 2023, ha delineato i modi per migliorare le procedure di identificazione e il rilascio dei documenti di viaggio per effettuare le deportazioni e ha designato l’Ambasciata gambiana a Bruxelles come punto focale di coordinamento delle migrazioni.

Prima della cooperazione in materia di espulsioni, il governo gambiano aveva cercato di opporsi a questa pratica controversa. Ciò ha portato da parte dell’Ue, nel 2021 e nel 2022, a sanzioni contro il Gambia in materia di visti, rendendo ancora più complicata l’acquisizione dei visti dal Paese dell’Africa occidentale

Nonostante la cooperazione bilaterale sulle espulsioni, ci si attende anche che l’UE favorisca il “ritorno e la riammissione” nell’ambito dell’imminente adozione dello “State and Resilience Building Contract 4” (SRBC4), ossia “Contratto di costruzione dello Stato e della resilienza 4”, previsto nel 2023.

  1. Il progetto Migration-control.info è una rete transnazionale di attivisti, giornalisti, traduttori, accademici e organizzazioni antirazziste europee e africane. Documentano l’esternalizzazione europea del controllo migratorio nei Paesi terzi, soprattutto in Africa. Lavorano in modo auto-organizzato e non gerarchico.