Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto lo status di rifugiato ad un cittadino della Sierra Leone omosessuale.
Il caso era stato già affrontato a settembre dello scorso anno nella sentenza della Corte di Cassazione, che aveva ritenuto credibile la storia e l’adesione convinta del richiedente all’Associazione LGBTQ+ Pink Refugees di Verona, e rinviato a nuova trattazione presso il tribunale in diversa composizione.
Il Tribunale ha considerato quanto sopra e il fatto che il ricorrente nel 2021 ha contratto unione civile con un connazionale, valutando anche come giustificati i timori in caso di rimpatrio nel paese di origine: “(…) correrebbe il rischio di subire gravi pregiudizi, che ammontano ad una forma di persecuzione rilevante ai sensi degli artt. 7 e ss del D.Lgs. 251/2007, a causa dell’appartenenza ad un gruppo sociale (omosessuale) che subisce discriminazioni anche ad opera delle istituzioni statali (agente persecutore statale)”.
Si ringrazia l’Avv. Eva Vigato per la segnalazione.
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