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«To Whom It May Concern», un documentario dalla Grecia

Realizzato da Between the Platforms, prodotto dalle ong la Luna di Vasilika, One Bridge to Idomeni e Aletheia RCS

Foto tratte da Between the Platforms

To Whom It May Concern è un documentario prodotto dalle Ong La Luna di Vasilika, One Bridge to Idomeni e Aletheia RCS e realizzato da Between the Platforms.

Il documentario ruota attorno alle storie di otto persone migranti. Otto persone provenienti da Paesi diversi (Algeria, Afghanistan, Camerun, Iraq…), di diversa estrazione sociale ed età, arrivate in Grecia con la famiglia o da sole, che hanno condiviso le loro esperienze, avendo come comune denominatore la migrazione e la loro permanenza nel paese ellenico.

Sono solo un piccolo campione delle circa 1 milione e 300 mila persone migranti registrate da UNHCR che in pochi anni sono rimaste in Grecia o che vi sono transitate. Le loro storie sono uniche e allo stesso tempo potrebbero appartenere a migliaia di altre persone.

«Nel corso delle nostre lunghe interviste con loro – scrive Between the Platforms nella presentazione della prima proiezione ad Atene – i temi che continuavano a emergere, e sui quali abbiamo scelto di costruire la struttura del documentario, sono stati i concetti di patria e di espatrio, l’insicurezza vissuta sotto i regimi totalitari o a causa della povertà, il difficile viaggio fino a qui, l’incertezza, la memoria, il trattamento riservato da un Paese sconosciuto, la vita nei campi profughi, i sogni per il futuro.

Quando Lorenzo Bergia, coordinatore della ong La Luna di Vasilika, in collaborazione con le ong Aletheia RCS e One Bridge to Idomeni, ci ha proposto di realizzare questo documentario, abbiamo accettato con entusiasmo. Il tema dell’immigrazione interessava tutti i membri del team, anche se non ci eravamo mai occupati di qualcosa di simile. Una difficoltà fondamentale, quando si trattano argomenti del genere, è quella di avere a che fare con storie vere e con la realtà delle persone. Fin dall’inizio abbiamo cercato di avvicinarci a loro con rispetto, attenzione e cura, per costruire prima il nostro rapporto con loro e poi, quando c’era abbastanza fiducia tra noi, procedere all’intervista finale. Inoltre, inizialmente non è stato affatto facile trovare chi fosse disposto a condividere la loro storia. Molte delle persone che abbiamo contattato erano arrivare in Grecia nel 2015 e 2016 e sembravano davvero deluse e stanche del trattamento ricevuto. Seguendo questa logica, abbiamo deciso di non avvicinarci a loro in modo “giornalistico”, ma di incoraggiarli a condividere con noi solo ciò che volevano.
Inoltre, abbiamo scelto di non girare nei loro spazi personali – siano essi case o campi – ma di incontrarle su un “terreno neutrale”. In questo modo, abbiamo cercato di proteggere la loro privacy. Infine, per quanto riguarda i campi profughi, non avremmo potuto accedervi, poiché l’ingresso è vietato a chiunque».

Le riprese sono durate sei mesi e si sono svolte a Corinto, Salonicco e in vari quartieri di Atene. Il team ha integrato le storie con il punto di vista di alcuni professionisti, come il giornalista Florian Schmitz, corrispondente estero della Deutsche Welle, lo stesso Lorenzo Bergia e Naseri, coordinatore della Ong Better Life With Refugees.

Credits:
Diretto da: Stergiana Tzegka
Direttore della fotografia: Facundo Rey
Montaggio: Alejandro Lobato
Direttore di produzione: Alkyoni Thilykou
Prodotto da: Vasilika Moon, One Bridge To Idomeni, Aletheia RCS
Musiche di: Christian Benvenuti
Operatore di ripresa: Facundo Rey & Alejandro Lobato
Colorazione: Alejandro Lobato
Operatore del suono: Alejandro Lobato
Mixer di doppiaggio: Christian Benvenuti
Design della locandina di: Giorgos Samaritis
Interpretazione dal francese: Sabri Manai
Sottotitoli: Alkyoni Thilykou & Stergiana Tzegka
Assistenza legale: Konstantinos Kakavoulis

Un ringraziamento speciale a:
Giannis Damianidis per la musica del trailer
Alexandros Kantoros
Caffè bar Capitol
Velissarios Kossivakis & STUDIO New Star Art Cinema