Il Tribunale di Venezia, Sez. Specializzata, riconosce il diritto alla protezione speciale ex art. 19 comm 1.1. TUI al richiedente condannato con sentenza definitiva per reato ostativo al rilascio di permesso di soggiorno, nello specifico maltrattamenti familiari.
Il Collegio, nonostante in fase iniziale avesse accolto la sospensiva solo perché non vi era prova della definitività della sentenza, ha escluso la sussistenza di un automatismo ostativo nel nostro ordinamento sulla scia dell’orientamento della Corte Costituzionale, adottando un’interpretazione costituzionalmente orientata della norma e valorizzando il miglioramento dei rapporti familiari (la condanna era per maltrattamenti) e il percorso rieducativo.
Spese compensate per aver prodotto durante il procedimento e quindi dopo la proposizione del ricorso la documentazione comprovante la sussistenza del diritto all’unità familiare e del suo miglioramento, rappresentata principalmente dalla relazione dei servizi sociali, che in verità avevo indicato fin dall’inizio come prova cardinale nelle richieste istruttorie, chiedendo che il Collegio acquisisse la relazione, poi per fortuna l’ho ottenuta autonomamente.
Si ringrazia l’Avv. Davide Zagni del foro di Padova per la segnalazione e il commento.
