Il riconoscimento giudiziale della paternità si basa ormai sulla prova del DNA. L’eventuale rifiuto del presunto padre di sottopori a relativo test vale sostanzialmente come prova della paternità. Nel caso sia accertata la paternità giurisdizionale il bambino è cittadino italiano dalla nascita, mentre la madre rimane straniera e conserva, come qualsiasi altro straniero regolarmente soggiornante, la sola possibilità di chiedere la cosiddetta naturalizzazione dopo 10 anni di residenza.
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