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Padova – Licenziamenti TNT, proposte inaccettabili dalla nuova cooperativa

Comunicato del presidio permanente dei lavoratori

Nella giornata di venerdì 1 febbraio, come avevamo annunciato, nonostante le avvisaglie poco confortanti, abbiamo effettuato i colloqui esplorativi – come da mandato ricevuto dalla Prefettura – con il Consorzio “Corso” e con Gesconet. Parliamo di avvisaglie poco confortanti, in quanto nella giornata di giovedì 31 gennaio il Consorzio Corso aveva iniziato ad effettuare telefonate ai singoli lavoratori per verificare la loro disponibilità ad essere riassorbiti in TNT al di fuori dell’ambito della trattativa in corso. Tutti i lavoratori che partecipano al Presidio, sentiti telefonicamente, hanno respinto con estrema fermezza il tentativo di individualizzare la vertenza. Va comunque rilevata la gravità dell’iniziativa presa da questo nuovo Consorzio.
Ad ogni modo, il Presidio ha reputato utile fissare un incontro con il Presidente del Consorzio. Dall’incontro è emerso quanto segue. La Cooperativa subentrante assorbirebbe 43 lavoratori presso il cantiere di Limena , nel quale verrebbe eliminato il turno notturno. Le condizioni di questo appalto sono di tipo sperimentale, in quanto TNT firmerebbe un contratto per 6 mesi, dopo dei quali nulla è dato a sapersi. I lavoratori vedrebbero applicato il CCNL Trasporti-Logistica e non è stata data alcuna garanzia circa gli aspetti migliorativi conquistati con la lotta.
Sempre nella stessa giornata si è tenuto anche l’incontro con Gesconet da cui è emerso che questo Consorzio sarebbe disposto a riassorbire in altri siti e in altre città (Treviso e Venezia) 39 lavoratori circa, applicando il contratto presente nel cantiere e quindi, senza i miglioramenti ottenuti a Limena.

Nel valutare positivamente l’interessamento e l’impegno profusi dalla Prefettura di Padova, al fine di salvaguardare i 100 posti di lavoro di Limena, non altrettanto possiamo dire di questi due incontri che hanno lasciato tutti i lavoratori molto delusi da quanto emerso. In sostanza, pur trovandosi nella condizione di dover aprire un terreno di trattativa, TNT- Gesconet e in seconda battuta, il nuovo Consorzio, puntano ad una frammentazione e dispersione della forza acquisita dai lavoratori e ad un annullamento delle conquiste realizzate con la lotta. Il tutto in presenza di una scelta di TNT di eliminare il turno di notte che appare interamente strumentale alla necessità di cancellare le conquiste ottenute al fine di riabbassare il costo del lavoro e poter tornare a fare il bello e cattivo tempo, come succedeva prima di giugno del 2007.

A partire da queste considerazioni, i lavoratori riuniti nel Presidio Permanente respingono con fermezza quanto emerso dagli incontri e formulano le seguenti proposte:

1) Come abbiamo sempre detto, la nostra controparte è TNT. E’ con loro che vogliamo interloquire direttamen te,in quanto queste cooperative sono dei semplici intermediari con una funzione di vero e proprio caporalato. Solo un incontro diretto con TNT, dal quale emergano con chiarezza le motivazioni delle scelte fatte e dei piani futuri, potrebbe stemperare il clima e aprire qualche spiraglio.

2) Il Presidio Permanente pone come condizioni quelle della salvaguardia del posto di lavoro per tutti e alle stesse condizioni esistenti in TNT al 26 gennaio 2008

2) In questi giorni , a fronte di un atto di rappresaglia ignobile che è stato messo in atto nei loro confronti, i lavoratori TNT di Limena hanno dimostrato una grande determinazione nel continuare la lotta con il Presidio Permanente e la volontà di allargarla ad altri magazzini di TNT. Iniziative di lotta sono state messe in atto nei magazzini TNT di Vicenza, Verona e Treviso. E’ su questa strada che, qualora non vi sia alcun segnale di apertura da parte di TNT, che il Presidio ha intenzione di muoversi.

3) Il Presidio respinge ogni tentativo di attribuire responsabilità di qualche tipo per i lavoratori impiegati presso gli uffici TNT di Limena e invitano questi lavoratori, la maggior parte dei quali precari, a partecipare alla lotta dei “facchini” per rivendicare stabilità del posto di lavoro e maggiori diritti.

4) Chiediamo al Sindaco di Limena, a quello di Padova e ai Sindaci presso i cui comuni risiedono i lavoratori licenziati, di solidarizzare con i lavoratori in lotta e di adoperarsi affinchè questi lavoratori non si trovino a dover subire danni irreparabili per quanto riguarda la loro situazione abitativa. In sostanza che si provveda a sostenere apertamente chi ha problemi di affitto o di mutuo. Nei prossimi giorni chiederemo di incontrare i Sindaci per verificare la loro disponibilità.

4) Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a solidarizzare con questa importante lotta contro una forma di sfruttamento tra le più incivili che sono attualmente in vigore.

5) nella giornata di domenica, alle ore 15, davanti al Presidio a Limena, si terrà una importante assemblea di tutti i lavoratori che operano nei principali centri di smistamento merci di Padova e provincia al fine di costruire insieme un nuovo percorso di lotta che porti al superamento dell’attuale situazione.