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Iniziato il processo per il blocco di Minerva. Prosciolti

Comunicato stampa dell'Associazione Razzismo Stop e dei Centri sociali del nordest

E iniziato oggi il processo agli oltre cinquanta antirazzisti che il 1° febbraio 2006, insieme ad altri bloccarono per un intero giorno l’attività della cooperativa Minerva di Gorizia, ente gestore del CPT di Gradisca d’Isonzo.

La cooperativa Minerva, prima cooperativa a gestire un CPT in Italia, denunciò per voce del padrone Adriano Rucchini 30 mila euro di danni, il Governatore Illy in persona si era espresso in maniera dura contro i manifestanti antirazzisti di Razzismo Stop e dei Centri Sociali del Nordest esprimendo la sua piena solidarietà al socio e amico Rucchini.

Nelle settimane seguenti all’iniziativa, che blocco per un’intera giornata tutta l’attività di Minerva, perquisizioni e fogli di via da Gorizia, hanno colpito la trentina di antirazzisti imputati di danneggiamento, violenza privata, violazione di domicilio e altri reati, alimentando una pressione securitaria e repressiva su tutto il territorio della Venezia Giuli, pressione che ancora oggi continua.
La campagna contro Minerva in ogni caso non si è mai fermata e altri procedimenti penali intorno a queste iniziative stanno continuando, sia al Tribunale di Gorizia che Udine.

Oggi il Giudice che doveva esprimersi sui fatti avvenuti il primo febbraio ’06 ha prosciolto dalle accuse gran parte degli imputati.
Restano nel processo due compagni accusati di danneggiamento aggravato.
A questi compagni và espressa la massima solidarietà e vicinanza da parte di tutti quelli che condividono la battaglia contro i CPT.
Questi compagni non saranno il capo espiatorio ne di Rucchini, ne di Illy ne di Amato, smontare, sabotare i lager non può essere reato, boicottare chi specula sulla pelle di migranti e precari è un atto di dignità è giustizia, e di questo siamo felici di rimanere colpevoli.
Oggi siamo felici che perfino un Giudice abbia sentenziato contro le grottesca montatura imbastita dalla Questura Goriziana.

Come ci insegna la storia del movimento operaio il picchetto è sempre stato uno strumento di lotta mirato all’ottenimento di migliori condizioni di vita e di lavoro, e con rivendicazioni precise e circostanziate.
Minerva, con la sua scelta di gestire il CPT ha deciso di peggiorare le condizioni di vita e di lavoro non solo dei migranti ma di un intero territorio quindi il picchetto non viene più dai lavoratori dentro l’azienda ma da chi fuori resiste al razzismo, alla deriva securitaria e ai CPT, oltre che all’ imbarbarimento del lavoro cooperativo.

Abbiamo smontato lager e sanzionato dal basso gli aguzzini! E siamo pronti a rifarlo!

Associazione Razzismo Stop
Centri sociali del nordest