Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

L’Europa minaccia l’Italia: no a espulsioni automatiche e ad aggravante clandestinita’, rispettare Rom

“Tutto cio’ che e’ automatico e’ inaccettabile”. Il vicepresidente della commissione europea e commissario Ue per Giustizia, Liberta’ e Sicurezza, Jacques Barrot, commenta cosi’ l’ipotesi di espellere automaticamente dall’Italia i cittadini Ue che non si siano registrati nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge. “Noi diciamo che la direttiva sulla libera circolazione prevede a volta l’espulsione, ma solo caso per caso, tutto cio’ che e’ automatico e’ inaccettabile”, ha detto Barrot ai microfoni della Radio della Svizzera (Rsi).
“Allo stesso modo sembra che i testi prevedano che essere un immigrato irregolare possa costituire una circostanza aggravante nei delitti. Non e’ affatto conforme al diritto europeo”. Quanto alle misure per rispondere all’emergenza nei campi nomadi, il vicepresidente dell’esecutivo Ue “rende omaggio” al governo italiano per essersi “adeguato” alle richieste di Bruxelles. “Abbiamo anche detto che non e’ il caso di andare a prendere impronte digitali ai minorenni senza un controllo reale ed efficace del giudice”, ha spiegato ancora il responsabile Ue. Barrot ha infine sottolineato che Bruxelles vegliera’ al pieno rispetto delle norme Ue. “Se il governo italiano non rispetta le linee che ha scritto e che ci ha trasmesso e che abbiamo dovuto riconoscere conformi, allora sono possibili delle procedure di infrazione. Se dei diritti fondamentali sono violati saro’ il primo ad istruire procedure di infrazione.”

ANCHE L’EUROPARLAMENTO STRONCA LA POLITICA DELL’ITALIA – Il servizio giuridico del Parlamento europeo ha giudicato non conformi al diritto comunitario le disposizioni legislative italiane che considerano lo ‘status’ di immigrato clandestino come un’aggravante per chi commette un reato, e il commissario Barrot ha confermato, ieri sera a Bruxelles, questa posizione, parlando ad alcuni cronisti.
Il parere negativo del servizo giuridico dell’Europarlamento è stato comunicato ieri alla sua commissione Libertà civili, che l’aveva sollecitato a riguardo del decreto legge sulla sicurezza (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio 2008 ed entrato in vigore il giorno successivo) che ha modificato l’art.61 del codice penale italiano, aggiungendo la residenza illegale tra le aggravanti generiche in caso di reato, senza alcuna distinzione tra cittadini stranieri di altri Stati membri dell’Ue o extracomunitari. Sulla stessa questione, parlando ai microfoni della Radio svizzera, Barrot ha affermato: “Sembra che i testi prevedano che essere un immigrato irregolare possa costituire una circostanza aggravante nei delitti. Questo non è affatto conforme al diritto europeo”.
Il commissario potrebbe dover passare dalle parole agli atti molto presto. Sulla base del parere del servizio giuridico del Parlamento europeo, l’eurodeputata rumena Adina Valean (Alleanza liberaldemocratica Alde) non ha perso tempo e ha chiesto alla Commissione Ue “di deferire immediatamente l’Italia alla Corte di Giustizia europea per violazione della normativa comunitaria in materia di discriminazione tra i cittadini comunitari” Valean, che è vicepresidente dell’Alde e relatrice sulla direttiva europea in materia di libertà di movimento dei cittadini Ue, è anche tra i sette componenti “ufficiali” della delegazione del Parlamento europeo che giovedí e venerdí si recherà in Italia per incontrare il ministro Maroni e visitare tre campi Rom nell’area di Roma.