Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Padova – Appello per una manifestazione regionale dei migranti e delle cooperative

Ai lavoratori migranti e non delle cooperative dei settori trasporti, logistica, facchinaggio e pulizie-multiservizi, per eliminare la figura del socio-lavoratore.
A tutti i migranti e non che vogliono abrogare la Legge Bossi-Fini e non si riconoscono nella proposta Amato-Ferrero.
A chiunque voglia lottare per vivere in città dove i diritti di tutti siano più sicuri.

Da alcuni mesi a questa parte si è sviluppato, a partire da Padova e allargandosi alle città di Treviso, Venezia, Vicenza e Verona, un movimento di lotta dei lavoratori delle cooperative che operano nel settore della logistica e del facchinaggio. Questi lavoratori, al 90% migranti, si trovano ad operare in condizioni di assenza pressoché totale di garanzie sulle prospettive lavorative e soggetti ad un trattamento economico nettamente inferiore a quello dei lavoratori subordinati, non soci o dipendenti da cooperative. Queste lotte si sono espresse attraverso una serie di vertenze anche molto dure ( FastCoop-Gesconet-TNT, Uniservice-Aurora-Bartolini, Euroservice -Alloga, NewLog-Filog-Pam, PegaStore-Ceva-Michelin, Orizzonte-GLS) che hanno posto l’irrinunciabile obiettivo di eliminare quanto prima la sperequazione esistente. In particolare l’insieme degli obiettivi posti da questi lavoratori si può riassumere nei seguenti punti:

1 – Eliminazione di ogni differenza retributiva relativa agli istituti contrattuali e al lavoro straordinario senza aspettare la fine del 2008 e corresponsione degli stessi senza il meccanismo della paga conglobata (13°, 14°, ferie, ex festività, R.O.L., Tfr, attualmente sono pagati al 60%);

2 – Rispetto dei contratti di lavoro sull’orario, se il contratto è full-time, deve essere garantito ogni mese il tempo pieno, non come succede adesso che si viene lasciati a casa quando c’è poco lavoro e si viene pagati solo per le ore lavorative;

3 – Buste paga trasparenti e comprensibili

4 – Pagamento al 100% della malattia;

5 – Diritto ad usufruire dell’indennità di disoccupazione o della cassa integrazione guadagni in caso di licenziamento o di apertura di procedure di mobilità;

6 – Garanzia di passaggio automatico di tutti i lavoratori in caso di cambio di appalto con conseguente maturazione degli scatti di anzianità e del passaggio di livello, se previsto;

7 – Applicazione dell’art. 18;

8 – Aumenti salariali uguali per tutti per far fronte al carovita.

La stragrande maggioranza di chi lavora in questo comparto, quello della distribuzione delle merci, è composta di migranti che si trovano a dover fare i conti ancora oggi con la legge Bossi-Fini e con un ulteriore peggioramento dei meccanismi burocratici per quanto concerne le pratiche di regolarizzazione, con l’introduzione di una nuova gabella di 72 € che è servita solo ad ingrassare le Poste Italiane, creando una situazione di grave difficoltà per i tempi di rinnovo. Le modifiche proposte dal Governo attuale mantengono inalterata la sostanza della legge precedente, mantenendo il rapporto tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, non prevedono una sanatoria per gli oltre 700.000 migranti senza documenti presenti attualmente nel territorio nazionale e non prevedono la chiusura dei famigerati Cpt.

A partire da queste considerazioni, vogliamo dare vita ad una manifestazione regionale a Padova, in data 29 settembre con partenza dal Piazzale della Stazione alle ore 15,30, che cominci a porre in modo chiaro questi obiettivi inerenti alle problematiche dello sfruttamento all’interno del rapporto di lavoro nelle cooperative in relazione alla battaglia per la conquista di pieni diritti di cittadinanza per questa composizione di lavoratori che sono in larghissima parte migranti.
Vogliamo inoltre inserire in questa piattaforma di lotta anche una questione che attiene a quello che sta avvenendo in alcune città del Veneto, Padova Treviso, Verona in particolar modo, dove, al di là della colorazione delle Giunte, anziché intervenire per allargare sempre di più la sfera dei diritti per tutti, si ricorre a politiche incentrate ad incrementare la spesa per aumentare la presenza di Polizia e Carabinieri. Per questo, come promotori di questa manifestazione, invitiamo anche tutte quelle realtà di base del Veneto a fare proprio questo appello e partecipare alla manifestazione del 29 settembre come primo momento di costruzione di un movimento di lotta che sappia mettere in discussione l’attuale situazione.

Promotori:
– Adl-Cobas Padova-Treviso-Verona, Coordinamento Migranti Verona, Razzismo Stop Padova, Caffè Esilio Mestre-Ve,
– I delegati sindacali delle cooperative Pega-Store, Uniservice Tv e Pd, Fast Coop, Orizzonte, Ideal Service, Euroservice, Cps