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da Il Corriere della Sera del 6 maggio 2004

Si finse immigrato: cronista condannato

Protesta del CDR Corsera

Lodi – Colpevole di scoop. Un giudice di Lodi, Andrea Pirola, ha condannato a 20 giorni di reclusione, con la condizionale, il giornalista Fabrizio Gatti, il cronista del Corriere che nel gennaio 2000, fingendosi immigrato romeno, riuscì a farsi rinchiudere dalla polizia nel primo centro di detenzione amministrativa per clandestini, aperto a Milano in via Corelli, per documentarne il grave degrado.

L’articolo provocò un’ispezione che spinse il ministero a chiudere quella struttura perché «disumana». Il giudice ha dichiarato il cronista colpevole di «falsa dichiarazione d’identità»: il pm aveva chiesto un’ammenda di 200 euro per un reato meno grave. «Rispettiamo le sentenze – è il commento degli avvocati Caterina Malavenda e Manuela Minoietti – ma faremo appello: era giusto riconoscere l’alto valore del lavoro di Gatti e dichiararlo non punibile per aver esercitato il diritto di cronaca». La condanna «sconcerta» parlamentari e giornalisti.

Per Pisapia «il cronista meriterebbe invece un plauso: per fare il suo dovere di informare, non aveva alternative». Monguzzi (Verdi) è «allarmato per la fine del giornalismo d’inchiesta». Franco Abruzzo (Ordine lombardo) parla di «errore gigantesco»; il Gruppo cronisti di «sentenza intimidatoria»; e il Cdr del Corriere esprime «preoccupazione» per la «paradossale condanna» di un cronista «alla ricerca della verità e della corretta informazione».