Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Tesi sui diritti di cittadinanza europea per i cittadini di etnia Rom

Una tesi di Antonio Di Benedetto, Anno Accademico 2010 - 2011

La forza e la serietà di questo progetto è, però, messa a dura prova Il diritto alla libera circolazione e soggiorno delle persone all’interno del territorio
dell’Unione Europea è uno dei cardini dell’impianto edificato dai Trattati. Tra le quattro
libertà fondamentali, è quella che più delle altre si rivolge a tutti i cittadini di ogni Stato
membro e li chiama a costruire il civis europeus. Non a caso, è questo il primo diritto
indicato tra quelli che discendono in forza dello status di cittadino dell’Unione Europea.
È proprio nel progetto di un’unione tra i diversi popoli che risiede il legame a doppio filo
tra l’istituto della cittadinanza dell’Unione e il diritto a circolare e soggiornare
liberamente in tutto il territorio europeo.

La forza e la serietà di questo progetto è, però, messa a dura prova da quando
Romania e Bulgaria sono diventati Stati membri e le loro grandi comunità di persone di
etnia Rom hanno conseguentemente acquisito la titolarità dei diritti di cittadinanza
europea.

La minoranza etnica più numerosa del Continente, martoriata da una secolare storia
di soprusi ed emarginazione, si è trovata per la prima volta tutelata da una miriade di
diritti e garanzie, in astratto idonei non solo ad emanciparla dal proprio stato di cronica
sottomissione e debolezza, ma altresì a riconoscerla e valorizzarla come una risorsa per
l’Europa.

Le reazioni degli altri Stati membri, però, sono state di chiusura e di respingimento.
Sono nate inaspettate difficoltà nel recepimento del diritto di libera circolazione
all’interno degli ordinamenti nazionali, e insospettabili resistenze a garantire i diritti cui
sono ora titolari i cittadini europei di etnia Rom. All’interno del dibattito politico dei vari
Paesi membri, i cittadini Rom sono stati additati alla stregua di un problema da risolvere,
e la loro persecuzione si è spesso tradotta in motivo di vanto presso l’elettorato. L’Europa
è andata in direzione opposta rispetto a quella di favorire l’inclusione sociale dei Rom e,
di conseguenza, il benessere dell’intera collettività.

Il presente lavoro ha lo scopo di indagare in che misura la libertà fondamentale di
circolazione viene rispettata e promossa, con particolare riguardo ai punti critici
concernenti i cittadini Rom, nella convinzione che – in una fase storica di crisi politica ed
economica dell’Unione – tale analisi può offrire una affidabile cartina di tornasole circa
il reale valore del progetto europeo.

Tesi – Libera circolazione cittadini Rom – A. Di Benedetto