Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
/

A cura del Coordinamento per la Pace di Trapani

Trapani – Un CPT insostenibile

Da diversi giorni molti immigrati reclusi nel CPT “Serraìno Vulpitta” di Trapani si rifiutano di mangiare per protestare contro le pessime condizioni di vita all’interno del Centro.

L’acqua calda nelle docce è un optional, il cibo distribuito è di pessima qualità, il freddo nelle celle è intollerabile.
La sera di giovedi 16 alcune decine di immigrati si sono rifiutati di rientrare nelle camerate oltre l’orario previsto fin tanto che non avessero avuto rassicurazioni sul problema del freddo: le finestre delle celle infatti sono scoperte. La sera successiva il plexiglass che era stato installato alla meno peggio è stato poi divelto dal forte vento (sic!).

L’insofferenza nei confronti dei poliziotti e carabinieri è crescente. Qualche giorno fa un immigrato è stato preso a calci perchè voleva trattenersi ancora un po sul ballatoio esterno prima di rientrare in cella. Le impronte di anfibi sui suoi pantaloni lo dimostrano chiaramente.