Lo scorso venerdì una sessantina di richiedenti asilo hanno dato vita ad un presidio in piazza D’Arogno, nel centro storico della città, per sensibilizzare la cittadinanza sulla loro situazione: al momento le pratiche per ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari sono in stallo e questo crea apprensione e frustrazione nei confronti di un futuro incerto.
Allestito il presidio con cartelloni e striscioni, i migranti hanno spiegato al microfono rivolgendosi ai numerosi passanti i motivi per i quali sono arrivati in Italia in seguito allo scatenarsi del conflitto libico e l’estrema precarietà che stanno vivendo.
“Senza un documento non possiamo lavorare e aiutare le nostre famiglie”; “in Trentino sono trattato bene e non mi manca nulla, ma da dicembre quando finirà il piano accoglienza come farò?”: in sintesi molti degli interventi hanno voluto sottolineare l’esasperazione per una quotidianità assurda, fatta di giornate intere trascorse nei parchi cittadini a non fare nulla di utile.
Nelle ultime settimane il loro protagonismo li sta portando però ad autorganizzarsi per uscire dall’invisibilità, farsi conoscere e fare pressione sulle istituzioni affinchè qualcosa cambi e nell’assemblea conclusiva della giornata hanno scelto di continuare a costruire un percorso di rivendicazione.
Il prossimo appuntamento pubblico sarà durante la festa dei popoli del 19-20 maggio, giornate in cui i migranti attraverseranno i vari eventi per allargare la solidarietà e coinvolgere altre persone su una questione di giustizia e dignità.
