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Unhcr – Siria: aumenta il numero dei rifugiati siriani registrati, in programma nuovi campi in Turchia e Giordania

In tutti e quattro i paesi molti rifugiati siriani appena arrivati sono completamente dipendenti dall’assistenza umanitaria. Alcuni portano con sé solo un po’ di vestiti e arrivano dopo molti mesi di disoccupazione. Anche le necessità di coloro che sono arrivati nei mesi scorsi stanno crescendo con l’esaurirsi dei loro risparmi. Allo stesso tempo le comunità che accolgono i rifugiati avvertono difficoltà sempre maggiori, con le infrastrutture e le risorse locali poste sotto una pesante pressione, in particolare per ciò che riguarda la fornitura d’acqua, gli alloggi, le scuole e le strutture sanitarie.

Attualmente in Giordania i siriani registrati presso l’ufficio dell’UNHCR sono 33.421. Il 79% di loro si è registrato negli ultimi 4 mesi. Il loro numero ha così superato quello dei rifugiati iracheni registrati nel paese che ammonta a circa 29.091 persone.

L’UNHCR ha accolto con favore la decisione del Consiglio dei ministri giordano di allestire campi nei quali alloggiare i rifugiati siriani. L’Agenzia ritiene che in Giordania la soluzione dei campi costituisca solo l’ultima delle opzioni, ma il numero di rifugiati che giungono nel paese rende necessaria una pianificazione anticipata nel caso che la capacità d’accoglienza delle comunità locali raggiunga il punto di saturazione o che il numero dei nuovi arrivi aumenti ulteriormente.

L’UNHCR e la Jordan Hashemite Charity Organization (JHCO) hanno avviato l’allestimento di un campo a Za’atri, nel governatorato di Mafraq nel nord della Giordania. È stato finora preparato un sito per accoglie 3mila persone, dotato di impianti idrici e igienico-sanitari installati dall’UNICEF. Il sito che si estende per 9 chilometri quadrati ha una capacità potenziale di ospitare circa 113mila persone.

In Libano il numero totale dei rifugiati siriani registrati ha raggiunto quota 28.103, oltre a 2mila siriani che stanno ricevendo assistenza in attesa di essere registrati. Quella della sicurezza è una preoccupazione costante con circa 800 rifugiati siriani che attualmente sono ospitati in villaggi in una zona precaria lungo il confine tra Libano e Siria.

In Iraq, il numero di rifugiati siriani di origine curda registrati con l’UNHCR e con il Dipartimento iracheno per i rifugiati e i migranti nella regione del Kurdistan si è quasi triplicato dallo scorso aprile, con oltre 6.500 persone che si sono registrate e più di 1.400 in attesa di farlo. Il campo di Domiz, vicino a Dohuk, attualmente ospita circa un terzo della popolazione di rifugiati siriani ed è in programma il trasferimento di altri.

Secondo i dati forniti dal governo della Turchia, nel periodo tra il 24 maggio il 16 luglio 2012 la popolazione del campo è raddoppiata e attualmente ammonta a circa 40mila persone. Il governo ha annunciato che potrebbero essere allestiti 2 o 3 nuovi siti, oltre ad ampliare quelli esistenti. Tali interventi aumenteranno la capacità d’accoglienza di altri 30mila rifugiati.

L’UNHCR esprime gratitudine a Giordania, Libano, Iraq e Turchia per aver mantenuto aperte le frontiere e per l’accoglienza riservata ai rifugiati. Due settimane fa è stato lanciato il Piano regionale di risposta alla situazione dei rifugiati siriani, che comprende le richieste di 7 agenzie delle Nazioni Unite e di 36 Organizzazioni non governative partner per il sostegno ai rifugiati siriani Ad oggi il piano che complessivamente ammonta a 193 milioni di dollari USA è finanziato solo per il 26%. L’UNHCR e i suoi partner mettono in guardia la comunità internazionale sul fatto che il basso livello di finanziamenti sta avendo un profondo impatto sul sostegno umanitario fornito in Giordania, Libano, Iraq e Turchia.