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Ricongiungimenti familiari: una scelta vergognosa

Una circolare del Consolato italiano di Casablanca (Marocco) fa sapere che:

1 – Per disposizione dei competenti servizi del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero degli Interni Italiani, a decorrere dal 9 maggio 2003 non saranno più presi in considerazione i Nulla Osta per ricongiungimento familiare rilasciati dalle Questure Italiane da oltre 6 mesi, in quanto è possibile che siano venute meno le condizioni che ne hanno determinato il rilascio.

2 – Al fine di consentire a questo Consolato Generale di procedere ad un riesame delle richieste di visto per ricongiungimento familiare, tutti coloro che sono in possesso di un Nulla Osta rilasciato da più di 6 mesi sono invitati a presentare una nuova domanda alle Questure italiane competenti, corredata da una documentazione aggiornata sulle condizioni economiche e alloggiative del richiedente.

3 – Non appena le competenti Questure Italiane avranno rilasciato il nuovo Nulla Osta, l’interessato dovrà farlo pervenire via posta al Consolato Generale d’Italia in Casablanca, unitamente al formulario che qui viene allegato, nonché ai documenti il cui elenco viene altresì qui allegato.

4 – Sarà cura di questo Ufficio Visti convocare l’interessato quanto prima possibile, sia a mezzo lettera, sia attraverso l’inserimento del nominativo negli elenchi affissi nelle bacheche che si trovano fuori dalla Sede Consolare.

5 – Non verranno prese in considerazione le richieste pervenute via fax.

Si tratta di una notizia che ha suscitato scalpore per la gravità del contenuto e per la violazione dei diritti costituzionali. Molti cittadini marocchini non potranno ricongiungersi con i propri familiari anche se ne avevano i requisiti. Il progetto Melting Pot seguirà da vicino l’evolversi della grave situazione proponendo per i prossimi giorni approfondimenti e commenti alla notizia.